In centinaia si sono presentati al Museo del Costume a Nuoro per protestare contro la politica regionale e nazionale che non affronta i problemi dell'agricoltura piegata da una grave crisi. Il raduno regionale dell'associazione Copagri non voleva però essere solo un luogo di protesta, a cui hanno partecipato anche vari sindaci, ma soprattutto di proposta in vista dell'incontro che si terrà a Cagliari assieme alle altre organizzazioni di categoria, nella sede dell'assessorato regionale dell'Agricoltura.
Un incontro preparatorio di quello che si terrà domani in commissione Agricoltura in Consiglio regionale. "Nonostante le tante manifestazioni e le tante promesse della politica negli ultimi tempi, nessuna risposta concreta alla categoria è stata mai data – ha detto Ignazio Cirronis presidente di Copagri -. Abbiamo difficoltà enormi nel settore ovicaprino, nei cereali, nell'ortofrutta. I prezzi dei prodotti sono dimezzati e gli aiuti sono in ritardo o inesistenti". "Le domande Pac da parte di Argea sono in ritardo di due anni per problemi al sistema informatico – ha spiegato Cirronis – i premi del Psr idem perché mancano gli applicativi informatici per le domande. Intanto la categoria è allo stremo e non si inizia a cambiare verso. Chiediamo che la Regione porti la vertenza al ministero dell'Agricoltura affinché sia obbligatorio per i caseifici fornire i dati del latte lavorato e l'introduzione di penalità per la sovrapproduzione che fa andare giù il prezzo del pecorino romano.
Chiederemo che si avvantaggi la diversificazione della produzione col sostegno alle vendite". "La situazione nel Nuorese è drammatica – ha sottolineato il presidente provinciale di Copagri, Giampaolo Sanna -. Siamo alle stesse problematiche del periodo precedente, al Piano di Rinascita e le risposte sono le elemosine: i 14 milioni di euro che la Regione vuole stanziare per acquistare la produzione in eccesso del pecorino romano e devolverla agli indigenti, è poca cosa, porterà pochi euro nelle tasche di ogni allevatore. E' ora di finirla con le elemosine, rivendichiamo riforme strutturali per tirare fuori dalle secche la categoria".







