Un protocollo di intesa, con il coinvolgimento dei sindaci, dell'Anci, della Asl e della Polizia locale, per combattere l'abusivismo commerciale e garantire la qualità dell'offerta al pubblico. E' questa la sintesi dell'incontro che si è tenuto nella sede della Prefettura di Nuoro su richiesta del presidente di Confcommercio Agostino Cicalò e indetta dalla prefetto Carolina Bellantoni, per discutere di esercizio abusivo delle attività commerciali e turistiche.
"Non possiamo più aspettare, ne va della sopravvivenza delle imprese 'vere' del territorio e della tutela del consumatore finale", hanno ammonito i rappresentati di Confcommercio. Alla riunione hanno partecipato i vertici delle forze di Polizia, il presidente Cicalò con la sua vice, Nadia Secchi, e il presidente provinciale di Federalberghi, Gian Luca Deriu. E' stato presentato un dossier dove il fenomeno abusivo viene stimato in almeno 460 milioni di euro. "Un fenomeno che sta penalizzando le imprese che regolarmente esercitano e si trovano a pagare due svantaggi in uno – hanno denunciato Cicalò e Secchi – Il primo è quello di dover spendere somme enormi per adempimenti che altri non rispettano, il secondo è dover pagare e talvolta chiudere, per la concorrenza sleale degli abusivi".
I settori nei quali si riscontra maggiormente la concorrenza sleale vanno dall'abbigliamento alla somministrazione di bevande e alimenti, dalle guide turistiche fino alla intermediazione immobiliare e a tutto il sistema che si basa sulla Sharing Economy. Il protocollo di intesa, è stato convenuto nell'incontro, si firmerà a settembre, ma prima si metterà in piedi un tavolo permanente coordinato dalla Prefetta al quale siedano oltre alle associazioni di categoria, la Camera di Commercio, i sindaci, la Asl e le forze dell'ordine. Contestualmente Confcommercio chiede una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori e dei giovani nelle scuole. La Prefetta ha assicurato, d'intesa con i vertici provinciali delle forze di Polizia, "l'intensificazione delle attività nel periodo estivo, oltre che la massima collaborazione per individuare nuove forme di cooperazione nei diversi settori dove si rilevano attività abusive". "Profilo, quest'ultimo – ha concluso la Prefetta – che coinvolge anche problematiche di tutela della salute pubblica e privata, si pensi al settore alimentare o a quello della vendita di prodotti non controllati".