Si è tenuto questo pomeriggio nella sede di viale Trento un incontro tra Regione, Provincia di Carbonia-Iglesias e rappresentanze sindacali sulla vertenza Alcoa, svoltosi, e che saranno portati al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico il prossimo 16 gennaio.
All'ordine del giorno anche la questione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori dell'indottoi. Per l’assessore regionale al Lavoro, Antonello Liori, “Il problema Sulcis è ormai di carattere nazionale e il Governo centrale deve farsene carico”. Gli accordi firmati lo scorso novembre (Piano Sulcis) non hanno avuto un’ adeguata copertura finanziaria per questo i fondi stanziati nei giorni scorsi dalla Regione devono essere integrati “con risorse che saranno richieste al Governo nazionale nel corso dei prossimi incontri."
I temi che lo stesso Liori, insieme all’assessore all’Industria, Alessandra Zedda, andranno a proporre a Roma il 16 sono molteplici: approfondire lo stato della trattativa tra Alcoa e Klesh, verificare lo stato di attuazione del programma di bonifiche e manutenzione del sito industriale, definire un piano sociale straordinario per il ricollocamento dei lavoratori, analizzare le problematiche dei lavoratori dell'indotto.
"La Regione si farà promotore dell'attuazione di un piano sociale straordinario – ha affermato l'assessore regionale dell'industria, Alessandra Zedda – finalizzato alla ricollocazione dei lavoratori Alcoa e dell'indotto. Il nostro obiettivo e' quello di sfruttare le opportunità offerte dal Piano Sulcis, non solo per tutelare il reddito di decine di famiglie colpite dalla crisi, ma soprattutto per costruire la ripresa economica e produttiva del territorio."
Delusi i sindacati che avrebbero voluto che chiedono che la Regione “prenda atto della straordinarietà della chiusura dello stabilimento di Portovesme e trovi la soluzione per garantire gli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori, anche per quelli delle ditte appaltanti, che attualmente sono l’anello debole della vertenza".