“L’aria di Cagliari è inquinata da polveri sottili come e più di diverse città della pianura Padana”. È questo l’allarme lanciato da Legambiente analizzando i dati registrati durante le campagne a livello nazionale (Mal’Aria ed Ecosistema Urbano).
Anche per questo una delegazione dell’associazione ambientalista ha incontrato ieri – per sollecitare urgenti iniziative – gli assessori comunali Pierluigi Leo, Ecologia, Mauro Coni, Traffico e Paolo Frau, Urbanistica e il dirigente servizio Ecologia Claudio Papoff.
Emblematico il caso della centralina di via Sant’Avendrace, che nel 2011 ha registrato ben 10 superamenti della media giornaliera.
L’accusa. “Nonostante i dati siano prodotti dalla rete di monitoraggio dell’Amministrazione comunale e riportati poi nelle relazioni ufficiali stilate annualmente dalla Regione e dall’Arpas, non sono ancora state assunte dagli Assessorati competenti, iniziative di informazione ed educazione della popolazione, né avviate analisi sulle azioni da intraprendere per ridurre il fenomeno dell’inquinamento atmosferico, di cui primariamente è responsabile il traffico di autoveicoli”, ha denunciato Legambiente.
Il colpevole principale è “l’abnorme numero di spostamenti veicolari”: 180mila, rilevati ogni giorno in ingresso in città, definito dagli ambientalisti “una vera e propria emergenza”.
Ma non senza colpe è per Legambiente anche la politica comunale che sta puntando sull’aumento del numero dei parcheggi prevalentemente con strutture Fast Park, nelle zone del centro urbano. “L'incremento degli stalli per autoveicoli in parcheggi strutturati e gestiti dovrebbe essere programmata, in alternativa, alle porte della città – ha chiesto l’associazione ambientalista – con un sistema coordinato di parcheggi di interscambio in grado di diminuire, a nostro avviso, il numero di veicoli in ingresso nella città. In caso contrario, la disponibilità di nuovi posti per la sosta ed il parcheggio nell'area urbana produrrebbe un aumento del numero delle auto circolanti, con conseguente aumento dell'inquinamento da polveri sottili”.
Il risultato del confronto è stato una presa d’atto della situazione allarmante. Amministratori e ambientalisti hanno “convenuto di proseguire congiuntamente l’analisi della realtà, al fine di adottare in tempi rapidi tutte le soluzioni idonee a ridurre il problema”.







