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Con la direzione regionale ad Oristano il Pd riprende la strada del partito federato con Roma, attraverso il congresso, e si prepara alle regionali con l'obiettivo intercettare quella domanda di cambiamento che in Sardegna ha recentemente premiato il Movimento 5Stelle. Nessun accenno all'uscita del Psd'Az dalla maggioranza di centrodestra in Regione e neppure su una possibile interlocuzione con i Quattro Mori, in vista delle regionali 2014.

 
Il segretario non ha parlato della polemica innescata dalla base del partito sull'eventuale nomina dell'ex senatore Antonello Cabras a presidente della Fondazione Banco di Sardegna. Ma l'argomento è stato portato all'attenzione della direzione con l'affondo di alcuni componenti.
 
"Dobbiamo darci una scossa e non è questo il tempo delle divisioni" ha chiarito il numero uno della segretaria e neo senatore, Silvio Lai. "Il cambiamento è quello che ha vinto le elezioni. Noi dobbiamo lavorare per costruire qualcosa partendo da questo forte domanda dei cittadini e recuperare la fiducia perduta negli elettori e nell'opinione pubblica". 
 
La questione Banco di Sardegna ha animato il dibattito. "Occorre dire dove stare, o dentro il partito o dentro le Fondazioni bancarie" ha detto la presidente dell'Assemblea regionale dei democratici Valentina Sanna. E il segretario, intervistato oggi dal Tg di Rai Sardegna, ha confermato la linea di Bersani: "Massima distanza del Pd dalle vicende delle Fondazioni bancarie". Immediata la replica del deputato uscente Guido Melis, il primo ad aver sollevato la questione contestando un eventuale ingresso di Cabras, "un senatore ancora caldo di Senato", aveva stigmatizzato provocando la reazione della base che in questi giorni si è scatenata sui siti e i social network appoggiando la linea di Melis. Che oggi in direzione è stato particolarmente polemico: "Il segretario non ha dato una risposta da segretario ma da comico, quando ha detto che il Pd in questa vicenda non c'entra niente".