Il Cagliari abbandona lo stadio Is Arenas.
In una lettera inviata questa mattina al Comune di Quartu, il club rossoblù disdice la concessione triennale per l'uso dello stadio.I legali della società sono al lavoro per stabilire modi e tempi per smontare la struttura che potrebbe essere trasferita presto in un altro Comune.
La disdetta è stata inviata tramite comunicazione a mezzo Pec dal Cda del Cagliari anche a tutte le autorità competenti e alla Lega Calcio di A. Nella disdetta al Comune di Quartu, il club del presidente Massimo Cellino – tutt'ora agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sui lavori dello stadio – denuncia il clima di ostilità creato dal Comune quartese e il fatto che una precedente lettera di buone intenzioni non era stata recepita.
"La collaborazione offerta dal Cagliari – si legge nel testo – ha alimentato sospetti ed è stata interpretata come un segnale di debolezza e ammissione di colpe non imputabili al club".
Si chiude così, dopo neanche un anno, dunque, il rapporto tra il Cagliari e il Comune di Quartu. La convenzione era stata firmata nella scorsa primavera, dopo l'abbandono dello stadio Sant'Elia e il provvisorio trasloco a Trieste, e subito erano partiti i lavori per trasformare l'impianto di una società dilettantistica, a pochi chilometri da Cagliari, in un stadio di serie A. Lavori che hanno comportato diversi problemi e addirittura un'inchiesta penale con l'arresto di sei persone, diversi indagati, ed il Cagliari costretto a giocare, in diverse occasioni, o in campo neutro o a porte chiuse.