"Ho dovuto sospendere il sopralluogo perché gli esponenti dell'opposizione mi hanno costretto: non hanno permesso di ascoltare i tecnici del Comune sullo stato dei lavori in corso all'Anfiteatro romano e hanno mantenuto un comportamento inaccettabile". (LEGGI L'ARTICOLO)
Così Maurizio Chessa, presidente della commissione lavori pubblici. "L'atteggiamento degli esponenti dell'opposizione durante il sopralluogo – ribadisce Chessa – è stato intollerabile: chiedevano ripetutamente di conoscere i costi necessari per la rimozione della legnaia quando ben sapevano che gli interventi ed il loro costo sono stati descritti nelle apposite delibere, a disposizione di tutti i consiglieri". (VIDEO)
Chessa considera l'interruzione avviata da alcuni commissari durante il sopralluogo, come "una strategia orchestrata, studiata a tavolino per non far sapere ai cittadini e ai giornalisti come stanno realmente le cose e chi ha danneggiato l'anfiteatro".
Obiettivo della riunione era valutare lo stato dei lavori in corso nel monumento archeologico "deturpato – anche secondo la Presidente della Commissione cultura Francesca Ghirra – dalla legnaia, resa fatiscente dalla cosiddetta carie grigia".
"E' doveroso evidenziare – prosegue Francesca Ghirra – che tutti i lavori che l'amministrazione sta portando avanti all'anfiteatro si sono resi necessari per lo stato di incuria in cui è stato tenuto per anni il monumento, dove il costante permanere della legnaia, che sarebbe dovuta essere smontata ogni anno, ha causato la formazione di muffe che hanno gravemente compromesso il sito". "E' giunta l'ora – ha ribadito Maurizio Chessa – di riparare i danni provocati dalla legnaia che stiamo rumuovendo ma si badi, che altri hanno realizzato: non di certo l'attuale giunta Zedda".
Alla rimozione della legnaia che componeva la platea e il primo anello, seguirà lo smantellamento del legno marcio che compone il secondo e il terzo e anello. "A quel punto, valuteremo se sono presenti altri eventuali danni al monumento archeologico e penseremo come valorizzarlo", ha aggiunto il consigliere comunale del Pd, Claudio Cugusi, "E mentre la rimozione della restante parte della legnaia va avanti, si aggiunge un aspetto negativo come il ritrovamento inatteso di una discarica di rifiuti speciali sotto l'arena: scarti di lavorazione con resine che richiedono particolari modalità di smaltimento e che, di sicuro, faranno lievitare i costi".
"I danni nella roccia che ospitano i pilastri a sostegno della legnaia, non li abbiamo fatti noi – ha detto all'uscita dell'Anfiteatro Maurizio Chessa – e le responsabilità sono a parer mio molto chiare. Se le precedenti amministrazioni avessero avuto maggior rispetto e riguardo nel preservare il patrimonio della città, la nuova amministrazione non avrebbe dovuto impiegare tanto tempo a reperire ingenti somme di denaro per sanare le tante ferite che affliggono Cagliari".







