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Hanno trascorso tutta la notte al primo piano del palazzo della Regione. Sono quindici lavoratori e delegati sindacali dell'Alcoa di Portovesme, che da ieri mattina hanno deciso di protestare occupando i locali che avevano ospitato l'incontro con l'assessore regionale dell' Industria Antonello Liori.

   Questa mattina gli operai sono tornati alla carica con un'assemblea davanti al palazzo di viale Trento dopo un incontro di buon mattino a Portovesme, davanti ai cancelli, ormai chiusi, della fabbrica. Un piccolo gruppo è rimasto a presidiare la sala occupata alla Regione, mentre ora circa duecento lavoratori stanno marciando verso il Consiglio regionale per chiedere un incontro con i capigruppo. Obiettivo: un faccia a faccia con il governatore Ugo Cappellacci e con tutti gli assessori della Giunta regionale.

 "Molti colleghi – spiega un manifestante giunto dal Sulcis – non sono potuti partire a Cagliari perché, senza reddito, non hanno nemmeno i soldi per la benzina". Il corteo ora sta attraversando viale Trieste ed è diretto in via Roma, sede del Consiglio regionale. "Vogliamo risposte subito. Basta con i rinvii", gridano gli operai di Portovesme.

Gli operai sono arrivati davanti al Consiglio regionale, dopo la marcia cominciata dal palazzo della Regione di viale Trento. I lavoratori, circa 200 giunti dal Sulcis, si sono sistemati al centro della strada e protestano con fischietti, cori e sbattendo, secondo tradizione, i loro caschetti sull'asfalto. Traffico bloccato nella centralissima via Roma (lato portici) e disagi nel centro di Cagliari: tutta la zona è presidiata da Polizia e Carabinieri.