soru-and-ldquo-il-nuovo-ppr-ennesima-sparata-elettorale-come-la-zona-franca-and-rdquo

"Non sono preoccupato perché si tratta di un atto elettorale e non di un atto di programmazione. Infatti non produce effetti se non viene approvato dal governo". Così l'ex governatore della Sardegna, Renato Soru (Pd), commenta con l'Ansa l'approvazione della revisione del Piano paesaggistico regionale da parte della giunta Cappellacci.

   "Si tratta di un atto predisposto fuori dalla copianificazione con il Mibac – aggiunge Soru che nel 2006 varò il Piano ora al centro delle modifiche – Piuttosto la vedo come l'ennesima sparata dopo la zona franca integrale e la flotta sarda. Dopo cinque anni l'ossessione per il Ppr è ancora lì, ma anche il Piano", sottolinea l'ex presidente. 

 "La revisione del Piano paesaggistico regionale contiene in sè una vera e propria operazione verità, perché smentisce anni di mistificazioni di una sinistra che indicava gli altri come cementificatori e se stessa come protettrice dell'ambiente". Precisa Alessandro Serra, portavoce del governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, in merito all'approvazione delle nuove regole parte della Giunta.

   "I vincoli della fascia costiera non vengono affatto allentati. Viene ripristinata – spiega Serra – la certezza del diritto, vengono modificati errori macroscopici e si affida la tutela dell'ambiente a uno strumento che non sia una trappola né un labirinto inestricabile per il cittadino. Quando governavano loro (la sinistra, ndr) hanno versato sulle coste oltre 2 milioni di metri cubi di cemento con quelle intese che consentivano a pochi quel che era vietato a tutti i cittadini. Il loro ambientalismo è come una betoniera dipinta di verde".

"La revisione del Piano paesaggistico pone fine alla stagione dell'ambientalismo ipocrita di stampo soriano”, aggiunge il capogruppo Pdl Pietro Pittalis, “quello dei finti ambientalisti, di una sinistra al caviale che dalle ville in riva al mare, il cui valore aumentava di giorno in giorno, guardava con disprezzo durante i cocktail esclusivi, consumati tra un'intesa e l'altra, i cittadini sardi ai quali imponeva divieti totali".

 "Si capisce dall'effetto annuncio che il nuovo Ppr, il Pps di Cappellacci, é solo un piano di marketing”, commenta Mario Bruno, Pd, “anzi è il piano di presa in giro dei sardi, che non avrà alcun effetto, se non quello di introdurre temi mai affrontati durante i cinque anni di mandato del governatore". "E' una forzatura e uno sgarbo istituzionale nei confronti del Ministero”, aggiunge, “che si spiega solo con la fretta di arrivare ad un piano da approvare purchessia”.