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All'appello lanciato qualche mese fa per i prodotti alimentari di prima necessità della mensa della Caritas avevano risposto in tantissimi. Ora serve uno sforzo in più per gestire al meglio tutto quello che si cucina e non buttare via niente. Per questo sono indispensabili i fondi per acquistare due strumenti.
Primo, l'abbattitore termico: occorre per raffreddare velocemente i cibi caldi, in modo da contrastare la crescita batterica. Permetterà di recuperare i cibi cotti prodotti in eccesso dalle mense locali come quella del carcere, degli ospedali e di eventuali altri enti, che altrimenti andrebbero sprecati. La Caritas diocesana, grazie al recupero dei cibi cotti, potrebbe essere in grado di erogare tra i 200 e i 300 pasti in più al giorno, che potranno essere distribuiti direttamente alla mensa oppure donati alle famiglie bisognose.
Secondo, un apparato per la conservazione sotto vuoto. Il progetto si chiama "AbbattiamoLaFame" ed è promosso dalla Caritas diocesana e dai Salesiani di Cagliari, grazie all'idea di Francesco Ferrari e di Manuela Usala, docenti dell'Istituto Salesiano Don Bosco. Fini pratici, ma l'obiettivo è anche quello di promuovere, soprattutto tra i più giovani, la cultura del 'non spreco' del cibo.
Un progetto che risponde agli appelli già lanciati dalla Caritas diocesana nei mesi scorsi: "Si tratta di un'iniziativa importante – spiega don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana – in un momento di grave crisi, in cui la conseguenza della mancanza di lavoro è la fame; inoltre, essa permette di contrastare lo spreco anche grazie alla tecnologia. È possibile donare con due modalità diverse: con donazione diretta durante una delle attività proposte per finanziare l'iniziativa o mediante bonifico sul Conto corrente bancario appositamente creato dalla Caritas. Gli eventuali importi in eccesso – conclude don Lai – saranno utilizzati per l'acquisto di materiale finalizzato all'attività della Mensa Caritas, per la distribuzione di pasti ai bisognosi".
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