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Sale la tensione tra i lavoratori delle imprese d'appalto dello stabilimento Alcoa di Portovesme: tutti attualmente in cassa integrazione, chiedono alle istituzioni un intervento risolutivo per evitare che i licenziamenti collettivi possano diventare esecutivi dal primo gennaio.

   "C'è forte preoccupazione per lo stato della vertenza perché per noi – spiega Manolo Mureddu, delegato Rsu Cisl – vorrebbe dire passare dalla cig alla mobilità. Per questo sollecitiamo le istituzioni affinché in questi 45 giorni siano compiuti gli atti concreti e necessari a revocare i licenziamenti". Dal sindacalista un appello, in particolare, ai sindaci e ai parlamentari sardi.

   Nel frattempo, due appuntamenti sono stati fissati per la prossima settimana. Lunedì 18, alle 10 in fabbrica, l'incontro tra i segretari provinciali di Fiom, Fsm e Uilm e i delegati Rsu diretti e degli appalti con i rappresentanti delle istituzioni, parlamentari e consiglieri regionali, mentre per mercoledì 20, alle 9, è stata convocata l'assemblea generale di tutti i lavoratori, sempre a Portovesme. "In mancanza di risposte – avverte Mureddu – siamo pronti a nuove azioni di protesta".