doccia-fredda-dal-governo-niente-fiscalit-and-agrave-di-vantaggio-pd-e-sel-contro-cappellacci

Con la presentazione del maxi emendamento sostitutivo totale della legge di stabilità da parte del Governo, salta la modifica dello Statuto della Sardegna che avrebbe aperto la strada nell'Isola alla fiscalità di vantaggio riconfermando di fatto la riduzione al 70% dell'Irap per le imprese e gli enti locali. Un provvedimento atteso soprattutto per superare i rilievi di legittimità costituzionale sollevati dal Governo.

   I senatori sardi del Pd e di Sel attaccano la Giunta Cappellacci. "Tutto questo è accaduto – spiega l'esponente democratico Silvio Lai – perché non si è conclusa realmente una intesa sul tema tra la Regione e lo Stato, come accaduto per il Trentino e la Valle d'Aosta che oggi vedono riconosciute le proprie richieste".

Sul mancato inserimento della revisione dello Statuto nel ddl stabilità da parte del Consiglio dei Ministri, il governatore aveva fatto le barricate, convocato urgentemente la Giunta a Roma e pronto a iniziative eclatanti. La protesta era poi rientrata dopo un incontro con il vicepremier Angelino Alfano che, come aveva annunciato lo stesso Cappellacci, si era impegnato a presentare "un emendamento per ripristinare il testo della legge di stabilità concordato con la Regione e contenente la modifica dello Statuto sardo, che apre la strada dell'autonomia fiscale".

   Ora la nuova doccia fredda. Tuttavia, secondo Lai, "la strada non é chiusa definitivamente per la Sardegna. Innanzitutto – argomenta – perché per la legge di stabilità é solo il primo passaggio e in secondo luogo perché con il comma 348, le Regioni a statuto speciale possono 'individuare criteri e modalità per  il concorso alla finanza pubblica' attraverso accordi da concludere entro il 30 giugno 2014. Questo significa passare dalla politica del conflitto a quella dell'intesa – sottolinea il senatore del Pd – su un tavolo nel quale mettere in discussione, sul piatto della bilancia, da una parte il diritto di avere l'adeguamento del patto di stabilità con la chiusura della vertenza entrate, dall'altra la possibilità di rivedere i rapporti finanziari e le competenze regionali anche modificando gli articoli 8, 9 e 10 dello Statuto sardo".