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Il Tg di Sardegna 1 Tv scende in piazza tra la gente con un'edizione straordinaria itinerante che, con tanta ironia, racconta le ultime vicende della storia dell'emittente e delle traversie di giornalisti, tecnici e amministrativi giunti all'ottava giornata di sciopero per chiedere il pagamento delle retribuzioni arrestate, il versamento dei contributi Tfr dovuti e garanzie sul futuro occupazionale.

   Con tanto di studio mobile e microfoni di cartone, giornalisti e tecnici sono "andati in onda" prima davanti al mercato di San Benedetto e poi sotto i portici del Consiglio regionale. Domani le "trasmissioni" partiranno da viale Trento, all'altezza dell'istituto Europeo di Design alle 10.30, e poi all'angolo tra via Roma e il Largo Carlo Felice, alle 11.30.

Mercoledì 3 dicembre nuovo presidio, questa volta davanti alla prefettura di Cagliari, dove alle 11.30 è fissato un incontro sulla vertenza. I dipendenti della Tv hanno ricordato la cessione dell'emittente da parte del presidente della Banca di Credito Sardo (Gruppo Banca Intesa), Giorgio Mazzella, alla nuova compagine societaria, "che – sottolineano – dal primo giorno ci ha detto che non era in grado di garantire neppure il primo stipendio della nuova gestione. Non crediamo in questi tre nuovi soci e nelle loro capacità – hanno spiegato i lavoratori – se la Tv deve essere salvata perchè rappresenta, come tutti i politici dicono, un baluardo della pluralità dell'informazione, occorre agire subito, magari con altri proprietari".