Mondo dello spettacolo e della cultura in rivolta contro i tagli della Regione. Il Coordinamento Cosass, la Confcooperative Sardegna e l'Agci della provincia di Sassari annunciano per i prossimi giorni iniziative clamorose per protestare contro Giunta e Finanziaria.
Obiettivo dichiarato: riottenere gli stanziamenti azzerati. Le organizzazioni invitano inoltre i candidati presidente alla prossima legislatura ad impegni pubblici che consentano con chiarezza di conoscere che cosa si intende fare per dare certezze al settore della cultura.
"Tutti i rappresentanti politici – hanno sottolineato le associazioni – a parole dicono da sempre che è indispensabile sostenere la cultura e che da lì bisogna ripartire per affrontare la crisi; invece, nei fatti e negli atti, costantemente il settore viene abbandonato al suo destino e alle 'faide' interne che l'assenza di un programma politico consapevole produce".
Nel mirino anche i tempi di attesa per i contributi. "In un settore privo di ammortizzatori sociali – hanno denunciato – sia ordinari che in deroga, dove passivamente registriamo una diminuzione costante dell'occupazione si sta compiendo l'ennesimo misfatto contro le aziende, i loro lavoratori, spesso con professionalità altamente qualificate, annullando attività e programmazioni culturali che a volte costituiscono l'unico presidio vitale per garantire una qualità di vita accettabile nei nostri territori, altrimenti, spesso, votati allo spopolamento e alla desertificazione".
I rappresentanti delle associazioni sono stati ricevuti in audizione dalle Commissioni Cultura e Bilancio del Consiglio regionale. "Hanno espresso – questo il resoconto fornito dalle associazioni – condivisione delle preoccupazioni e hanno assicurato il loro impegno per il ripristino delle risorse riservandosi, nel lavoro delle prossime settimane, una più puntuale ricognizione di ciò che, limando altri capitoli, potrà essere recuperato per il settore".