Michela Murgia e Pier Franco Devias rilanciano l'istituzione dell'Agenzia sarda delle entrate e puntano ad un nuovo sistema per lo sfruttamento dell'energia in Sardegna; Ugo Cappellacci, Mauro Pili e Francesco Pigliaru dicono di voler abbattere la burocrazia. Sono gli ultimi fuochi della campagna elettorale combattuta anche nell'ultimo dei confronti televisivi negli studi della testata giornalistica regionale della Rai.
Durante la registrazione di oggi (la tribuna politica verrà trasmessa domani alle 13.10 su Rai3 e in replica alle 18.05 su Radio1) i cinque sfidanti – all'invito non ha risposto Gigi Sanna del Movimento Zona Franca – hanno messo da parte le polemiche per dedicarsi alle proposte di governo e per lanciare un appello agli indecisi o a chi non andrà a votare.
Tra le priorità Michela Murgia, leader di Sardegna Possibile, inserisce il piano dei trasporti e il piano energetico e spiega che "non saranno lottizzati gli spazi della cosa pubblica", ricordando che la sua squadra di governo è già stata presentata.
Pili, con la coalizione del Popolo sardo, vuole "cacciare via la Tirrenia", far ripartire le infrastrutture e annuncia un piano strategico per l'agricoltura. "Per fare questo nella squadra di governo servono persone con la schiena dritta e la testa alta, in grado di resistere ai poteri forti", ha chiarito il parlamentare.
Il leader del Fronte Indipendentista Unidu, Devias, è pronto ad "esigere i 10 miliardi di euro che ancora l'Italia ci deve" e a rilanciare l'agricoltura e la pastorizia. Agli assessori, annuncia, verrà dato uno stipendio di 4.500 euro al mese e saranno "persone che conoscono gli aspetti reali della materia di cui si devono occupare". Cappellacci (centrodestra) ripropone un piano per la riduzione delle tasse e delle accise sui carburanti e ammonisce: "Non faremo accordi con armatori napoletani". E per la formazione della Giunta, dice, "la scelta degli assessori la dovrà fare il sottoscritto e sarà un giusto mix di competenza ed esperienza politica".
Pigliaru (centrosinistra) punta sulle imprese, sulla formazione delle persone per stare nel mercato del lavoro e annuncia un "tavolo permanente per la semplificazione amministrativa". "Per governare – chiarisce – servono competenze di livello molto alto e sarò rigorosissimo nello scegliere gli assessori".
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