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Per il gran finale Mauro Pili, il candidato alla presidenza della Regione per la coalizione del Popolo Sardo, ha scelto ancora una volta un'azione eclatante.
E' salito sulla Torre dell'Elefante, nel quartiere storico di Castello, a Cagliari, accompagnato da un gruppo di sostenitori, ed ha esposto lo striscione con la scritta "Liberiamo la Sardegna".
Circa 200 persone lo aspettavano per il comizio conclusivo della campagna elettorale previsto al Caffé Libarium. "Questa torre, simbolo della difesa della Sardegna contro i poteri forti – ha detto Pili – ci permette dall'alto di guardare l'orizzonte verso l'Europa e il Mediterraneo per potenziare il turismo e consolidare la posizione baricentrica della nostra Isola"

Tirrenia. Poi in marcia verso il porto dove é salito su una imbarcazione per avvicinarsi alla nave di linea della Tirrenia in partenza verso Civitavecchia.
"Ai sardi é negato il diritto alla mobilità – ha attaccato il deputato di Unidos – tutto questo si deve agli accordi sottobanco alle spalle dei sardi". Il filo conduttore da un luogo all'altro é lo stesso. "La Torre dell'Elefante é il simbolo della difesa dagli 'invasori' che hanno messo in ginocchio l'isola – ha detto a gran voce ai trecento che hanno voluto essere presenti alla manifestazione – ma affacciandosi sul golfo di Cagliari offre una prospettiva sul Mediterraneo per lo sviluppo del turismo e la valorizzare della posizione strategica dell'isola nel Mare Nostrum".
Accanto a lui ci sono i candidati delle 4 liste che lo appoggiano per la sua terza volta alla corsa della presidenza della Regione. Pili chiude con un appello al voto e una chiamata per i sardi: "Rimetteremo in marcia la Sardegna in sei mesi – ha promesso – Forse é l'ultima opportunità per combattere a viso aperto contro i poteri forti, con la testa alta e la schiena sempre dritta".

Berlusconi. La vecchia litania di Berlusconi sul voto inutile é un disco rotto per continuare ad imbrogliare i sardi. Quello dato a Cappellacci è un voto dannoso, significa votare i nemici della Sardegna. Votare quella coalizione come quella di Pigliaru e Soru significa votare i nemici della Sardegna". Lo ha detto in serata il candidato del Popolo sardo Mauro Pili.
"Hanno svenduto la Sardegna a Tirrenia, Alitalia, Eni, Enel ed Equitalia – ha ribadito il parlamentare di Unidos – Della Sardegna si ricordano solo per le elezioni, ho fatto bene a votare 1200 volte contro quei provvedimenti che hanno negato alla Sardegna strade e trasporti, energia e lavoro".