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Lettera pastorale dei vescovi sardi con un tema speciale suggerito da Papa Francesco: il lavoro. Il Pontefice aveva toccato l'argomento durante la visita a Cagliari a settembre e ha ribadito il messaggio in diverse occasioni. Ora l'assemblea dei vescovi ha raccolto l'invito e la lettera è stata spedita al Papa. Per i prelati è fondamentale riorganizzare una politica del lavoro, garantire con maggiore equità l'accesso al credito, ripensare a una politica della casa. Ma anche  "semplificare la burocrazia, tagliare con coraggio risorse improduttive ed enti parassitari e inutili, razionalizzare l'esistente per promuovere il bene comune e non l'interesse degli apparati".

   Una comunicazione che arriva in concomitanza con il via alla nuova Giunta regionale: "Non era una scelta calcolata – ha detto l'arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio – quello che possiamo chiedere è che si cerchino nuove strade per il lavoro, anche se non è facile trovarle. Un altro dei pilastri di questa lettera è l'educazione: una famiglia senza lavoro che cosa fa? Teniamo presente anche il fenomeno dell'astensionismo: è necessario che la politica si riavvicini alla gente. C'è anche un tema trasversale toccato da tutti i capisaldi della lettera: i giovani".

Una lettera che entra anche nel dettaglio con un suggerimento molto chiaro: "La crescita – hanno scritto i vescovi – può ripartire soltanto se viene fatto salvo il potere di acquisto dei salari e delle pensioni. Solo così l'economia potrà tornare a generare reddito e lavoro".

Disoccupazione al centro dei pensieri: "È il problema più grosso – ha spiegato Giovanni Paolo Zedda della Conferenza episcopale – che a sua volta aumenta la portata di altri problemi. Dalla famiglia alla emigrazione giovanile passando per l'immigrazione. Una analisi seria e realistica senza chiudere gli occhi davanti alla realtà".

   Domani, in concomitanza con la festa di San Giuseppe, nella parrocchia di Sant'Elia è in programma la Giornata diocesana del lavoro e della solidarietà.