Vestiti tutti di bianco e sul volto una maschera di agnello. Colonna sonora: belati registrati in un mattatoio. Un'azione dimostrativa a Cagliari nelle strade dello shopping, via Manno e via Garibaldi, per invitare i cittadini a fare festa a Pasqua ma senza agnelli e capretti sulle tavole. In realtà si è trattato di una variante del flash mob, il cosiddetto "freeze mob", con gli attivisti immobili in mezzo alla strada. In tanti si sono fermati a guardare e a chiedere informazioni. L'iniziativa è stata promossa dalla Lav di Cagliari assieme al Gruppo antispecismo.
"Il triste primato delle macellazioni di ovini e caprini – hanno spiegato gli organizzatori – spetta alla Sardegna e al Lazio, seguite, ma in percentuali minori, da Puglia, Campania e Toscana". Un invito a pensare agli animali.
"Più di tre milioni fra ovini e caprini – hanno denunciato gli animalisti – vengono macellati ogni anno per finire sulle tavole degli italiani, con un'impennata proprio durante le festività pasquali e natalizie, quando si macellano il triplo degli animali macellati in altri periodi. Gran parte degli agnelli e dei capretti arrivano dai Paesi dell'Est Europa in questi giorni. Ammassati sui camion, viaggiano su lunghissime tratte per giungere ai macelli di destinazione dove, immobilizzati e appesi per una zampa, sentono le grida di terrore dei loro simili e percepiscono l'odore del sangue, prima di finire sgozzati. Ogni anno la scena si rinnova centinaia di migliaia di volte, con il suo finale tragico, in tanti luoghi d'Italia".