and-quot-we-are-not-criminals-and-rdquo-protesta-degli-immigrati-in-prefettura

"We are not criminals. We need documents", Non siamo criminali, vogliamo i documenti per circolare liberamente. Lo hanno gridato questa mattina una cinquantina di ospiti del Cpa di Elmas, quasi tutti provenienti dal centro Africa, davanti alla Prefettura di Cagliari.
Quasi un mantra ripetuto ossessivamente: una protesta pacifica con bandiere (c'erano quelle dell'Usb), striscioni e cartelloni. Alcuni molto eloquenti: "Ieri sulla barca – recitava uno di questi – oggi al Cara di Elmas". I migranti chiedono di andar via dal Cpa dell'aeroporto, struttura giudicata inadeguata. "Ma non piace – ha spiegato Salvatore Drago dell'Usb – anche la soluzione di Monastir. Si troverebbero isolati, nelle stesse condizioni di prima. Lontani da Cagliari: sarebbe meglio ospitarli in piccole strutture in autogestione". La richiesta più impellente riguarda però proprio l'accelerazione delle procedure burocratiche per il rilascio del permesso di soggiorno. Documenti che consentirebbero ai migranti di lasciare l'isola e raggiungere amici e parenti nel resto d'Italia, in Francia o in Germania. Fra i messaggi anche "Nelson Mandela vive nella nostra battaglia: no apartheid in Italia", "stop al razzismo" e "migrare non è reato". La manifestazione si è svolta davanti agli occhi di decine di turisti in giro per Castello. 

La Prefettura raccoglie l'appello dei migranti ospiti del Centro di accoglienza di Elmas: avanti con le iniziative per l'integrazione dei nuovi arrivati assieme a Regione, Province e Associazione nazionale Comuni. Inoltre subito una verifica per risolvere i problemi sollevati dagli ospiti del Centro accanto all'aeroporto. Sono i due punti chiave dell'incontro di questa mattina tra il prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, e una delegazione di rappresentanti dell'Unione Sindacale di Base e due richiedenti asilo.
Usb e immigrati hanno organizzato questa mattina una protesta proprio in piazza Palazzo, e la Prefettura ha mostrato la massima disponibilità a favorire e migliorare "i meccanismi di comunicazione e informazione verso gli ospiti del centro di Elmas in ordine non solo ai doveri incombenti in capo ai richiedenti asilo, bensì anche in merito ai diritti e alle procedure previste dalla legge per poter usufruire di benefici di vario genere, la cui incompletezza o distorsione rappresenta a volte causa di incomprensioni".