petrolio-con-bombe-ad-aria-compressa-pili-and-ldquo-nascosti-gli-incidenti-nucleari-della-societ-and-agrave-texana-and-rdquo

Dossier del deputato: “Incidenti negli Stati Uniti e in Australia dove le rispettive agenzie per il controllo nucleare sono intervenute pesantemente con dossier che hanno messo in luce violazioni palesi del codice di gestione radioattivo”

Nonostante le rassicurazioni della Regione, ancora polemiche per il progetto presentato dalla società Schlumberger: ricerca del petrolio tramite air gun (spari ad aria compressa) nei fondali sardi. Dopo le proteste degli ecologisti e dello stesso Pili, oggi il deputato di UNidos ha rincarato la dose presentando un dossier alla commissione Ambiente. “Mezzi per il trasporto di materiale radioattivo con il marchio Schlumberger riprodotti nei dossier delle agenzie nucleari degli Stati Uniti, fatti e incidenti radioattivi che non possono restare nascosti nella storia della società texana che vorrebbe cercare petrolio nei mari di Sardegna a suon di bombe sismiche. Incidenti negli Stati Uniti e in Australia dove le rispettive agenzie per il controllo nucleare sono intervenute pesantemente con dossier che hanno messo in luce violazioni palesi del codice di gestione radioattivo. Sono omissioni che in una materia così delicata non potevano essere omessi in un dossier societario di chi si candida a realizzare un progetto così invasivo come quello proposto nei mari del centro e nord Sardegna occidentale. Il piano della Schlumberger per la prospezione in mare con i devastanti air gun ha troppe zone d’ombra. A partire da questi incidenti rilevati sia dalle agenzie nucleari degli Stati Uniti che da quella Australiana. La Schlumberger Italiana spa del gruppo Schlumberger Oilfield Services che si candida all’utilizzo della tecnologia Air-gun per i rilievi sismici marini nei mari sardi è la stessa società al centro delle inchieste delle agenzie nucleari per diversi incidenti radioattivi nel mondo”.

Lo denuncia il deputato sardo Mauro Pili che stamane ha presentato una puntuale interrogazione parlamentare e ha trasmesso i dossier americano e australiano in copia autentica alla commissione di valutazione impatto ambientale.

“E’ gravissimo – ha detto Pili – nei documenti allegati alla richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale risulta totalmente omessa la dichiarazione relativa ad incidenti di natura nucleare radioattiva accaduti in varie parti del mondo alla società richiedente nell'ambito delle fasi di perforazione e gestione di pozzi petroliferi in piattaforma. Appare, invece, di rilevante importanza conoscere tutti i fatti o "incidenti" che risultano a conoscenza di diverse agenzie mondiali che si occupano della sicurezza nucleare e radioattiva”.

Dal report della U.S. Nuclear Regulatory Commission -Loss of Control of Cesium 137 Well Logging Source Resulting in Radiation Exposures to Members of the Public – Regidn IV -Arlington, TX 76011-4005 emergono gli eventi che si sono verificati in un impianto di perforazione nel Montana il 21 maggio 2002, che ha esposto a radiazioni non previste 31 lavoratori. Tutti presi in considerazione dalla Nuclear Regulatory Commission per un incidente ritenuto in violazione delle regole nucleari. La società individuata come responsabile dell'incidente risulterebbe essere Oilfield Services del gruppo Schlumberger, la stessa società concatenata alla Schlumberger Italiana che ha presentato il progetto per i mari della Sardegna. Nel dossier americano che ripercorre l'evento nucleare dove sono rimaste coinvolte decine di persone – scrive Pili nell’interrogazione parlamentare – sono riprodotte anche immagini eloquenti come il mezzo con il quale questa società trasporta materiale radioattivo funzionale alle proprie attività. Il 28 febbraio del 1999, quattro lavoratori trivellatrice in un giacimento di carbone gas (CSG) sito ben vicino a Tara nel Queensland in Australia erano stati esposti a livelli che risulterebbero ancora segreti di radiazioni. Avrebbero avuto ripercussioni da un componente di apparecchiature radioattive gestito da parte dei lavoratori di un'altra compagnia petrolifera e di gas, la Schlumberger. La sorgente di radiazione non è stata schermata e etichettata come era previsto alle disposizioni.

Il dossier evidenzia come alla Schlumberger Oiifield UK plc ProsecutionOn il 6 dicembre 2010, sia stata comminata una multa record di 300.000 dollari a Aberdeen Sheriff Court per una violazione della salute e sicurezza sul lavoro a seguito di un incidente che si è verificato durante le operazioni di registrazione off-shore sulla ENSCO 101 perforazione nord-mare 11 4 aprile 2008. Un’elevata attività di cesio-137 sorgente radioattiva ha visto quattordici lavoratori di diversi datori di lavoro messi a rischio di esposizione alle radiazioni”.

“Il ministero deve fare chiarezza e deve rendere pubbliche spiegazioni su questi fatti. Sono episodi che non possono essere sottaciuti e – aggiunge Pili – costituiscono presupposto per valutare l'esclusione della società dalla procedura per aver omesso questi elementi di tale gravità. Stiamo parlando di episodi talmente gravi per l’ambiente che tali “dimenticanze” sono inaccettabili. Per queste ragioni il governo deve anche specificare se tale società dispone anche autorizzazione al trattamento e utilizzo di sostanze radioattive nel nostro paese”.