Tempo scaduto. Il “Comitato di rinnovamento” della Confcommercio, aveva chiesto a Deidda, presidente da anni in proroga dopo il secondo mandato, le elezioni per il rinnovo delle cariche. Ma questi, secondo l'accusa, si è limitato a convocare l’assemblea per l’approvazione delle modifiche statutarie. Scatenando la reazione di parte degli associati, molti dei quali sospettano che tra le modifiche possa spuntar fuori un tentativo di Deidda per allungare ulteriormente il mandato. E ora il comitato si dichiara pronto a dare battaglia. Anche in sede legale.
Sembrerebbe una bega limitata all’associazione, ma in realtà le ricadute potrebbero avere una portata più pesante e sconvolgere in città antichi e consolidati equilibri. Perché il controllo di Confcommercio consente di giocare un ruolo di primo piano nell’ambito della gestione della Camera di Commercio cittadina che incide, a sua volta, nel governo di enti come Sogaer, Autorità portuale, Fiera e Società ippica. La posta in gioco, dunque, è alta.
Tutto parte 20 giorni fa quando il comitato di rinnovamento invoca il rinnovo delle cariche elettive, scadute oramai da anni, della Confcommercio Cagliari. E sono “abbondantemente scaduti”, dichiara il comitato, “i 10 giorni intimati al presidente di Confcommercio Cagliari affinché consenta ai dirigenti della nostra Organizzazione l'esercizio del diritto/dovere di accesso e consultazione degli elenchi dei soci”. Nessuna risposta al gruppo di “ribelli”. Deidda convoca invece, per lunedì 30 giugno, presso la sede di via Santa Gilla 6, il Consiglio Direttivo Provinciale dell’associazione e all’ordine del giorno c’è anche la “Convocazione assemblea straordinaria dell’Associazione per approvazione modifiche statutarie”.
“Evidentemente il presidente ha deciso di non tenere in alcun conto le rimostranze e le proposte presentate dai dirigenti provinciali e da questo comitato”, scrivono i dissidenti della Confcommercio, “ovvero principalmente la convocazione della Assemblea per il rinnovo delle cariche sociali. A riprova di ciò”, aggiungono, “si evidenzia il fatto che Deidda ha riproposto all’odg la convocazione della Assemblea straordinaria per la modifica dello Statuto, il che fa supporre che stia cercando di rimanere ancora pervicacemente al comando della Confcommercio Cagliari contro le regole determinate dal vigente Statuto che, appunto, vorrebbe stravolgere”.
Il comitato di rinnovamento si prepara alla guerra. Anzi, è già in guerra, perché martedì scorso ha portato le proprie istanze a conoscenza del Presidente del Tribunale di Cagliari e ha nel contempo presentato una diffida al direttore di Confcommercio “affinché, nell'esercizio dei suoi doveri "notarili" in seno all'organizzazione, sia egli a procedere al rilascio di copia degli elenchi”.
Diffida inoltrata, per conoscenza, anche al Collegio dei Probiviri ed alla Procura della Repubblica “in considerazione del fatto che lo scrivente comitato ritiene fatto gravemente omissivo il diniego opposto alla consultazione degli elenchi”.
“Vorremmo domandare al collega Deidda”, concludono i “ribelli”, “quali siano, e quanto forti, le motivazioni personali che lo inducono – dopo aver esaurito da lungo tempo il limite massimo del doppio mandato e dopo gli ulteriori quattro anni (effettivamente un intero terzo mandato) arbitrariamente consumati in regime di “prorogatio”, a volersi mantenere ancora alla presidenza della Confcommercio Cagliari senza passare per l’espressione del consenso della base associativa”.