doddore-sorvegliato-speciale-in-sciopero-della-fame-lettera-appello-a-ganau

Il presidente del Movimento indipendentista Meris ha chiesto al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, un incontro per spiegargli di persona "la pericolosità politica, liberticida e intimidatoria" della richiesta di un provvedimento di sorveglianza speciale avanzato nei suoi confronti dalla Questura di Oristano.
Quella della Questura, ha spiegato Meloni nella lettera indirizzata a Ganau, è "un'azione repressiva che non colpisce solo la mia persona ma punta a colpire e intimidire tutta la popolazione sarda perché rimanga supina e obbediente di fronte a ogni tipo di sopruso". Non è un caso, secondo Meloni, che questo avvenga mentre tutta la Sardegna, tramite i suoi delegati politici, comincia ad alzare la voce, tanto per fare qualche esempio, contro l'esproprio continuo del territorio per vecchie e nuove servitù militari e contro il progetto di adibirla a deposito di scorie nucleari. Nella lettera a Ganau, Meloni sottolinea come la richiesta del provvedimento di sorveglianza speciale sia stata fatta dalla Questura di Oristano sulla base del decreto legge antimafia 159 del 2011 e chiede provocatoriamente al presidente del Consiglio regionale se gli risulti che lui e i militanti e simpatizzanti di Meris siano dediti ai traffici e alle attività criminose tipici della mafia e della criminalità organizzata in genere.
Intanto, questa mattina, Meloni, su ordine del suo medico, ha sospeso lo sciopero della sete, ma prosegue quello della fame e il sit-in davanti all'ingresso della Questura.