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 Un raptus incontrollabile, al termine dell’ennesima lite. Per niente soddisfatta di come era andata la discussione, si è presentata in camera da letto con un coltello da cucina e ha sorpreso il marito nel sonno, colpendolo a morte con almeno tre fendenti.

Roberta Gasperini, 44 anni, è stata arrestata dopo un lungo interrogatorio accusata dell’omicidio del consorte, Pietro Girardi, di 52 anni. I due, originari di Vergiate, in provincia di Varese, vivevano tra casa propria in Lombardia e Alghero. Da quattro anni avevano affittato una villetta indipendente alle porte della città, con l’intenzione di trasferirsi prima o poi stabilmente in terra sarda.

Con loro anche la figlia di 22 anni. E’ stata lei, questo pomeriggio, intorno alle 16, a chiedere l’intervento dei carabinieri. Sul posto sono intervenuti gli uomini del comando provinciale di Sassari, della compagnia di Alghero e del nucleo investigativo. Con loro il pm Corinna Carrara e il medico legale Salvatore Lorenzoni.

Sulla dinamica dell’omicidio sembrano esserci pochi dubbi. I due coniugi, che al momento non avevano una occupazione stabile, hanno avuto l’ennesima discussione. Ultimamente succedeva spesso, e anche di recente la donna era stata costretta a rivolgersi alle cure mediche a causa delle percosse subite. Dopo la lite, l’uomo si è ritirato in camera da letto e si è addormentato. Lei, assalita dalla collera, ha impugnato un coltello da cucina e l’ha colpito nel sonno, uccidendolo con almeno tre colpi. Sarà l’esame del medico legale a confermare con certezza questo dettaglio e l’ora esatta del delitto. La figlia, che si trovava in casa, appena si è resa conto dell’accaduto ha contattato i carabinieri, poi accorsi sul posto.