Una lettera aperta ai Moratti consegnata questa mattina al direttore Risorse Umane della Saras, Fernando Ferri, che ha deciso di incontrare nella sede milanese la delegazione di lavoratori Akhlela, in presidio davanti ai cancelli della Saras di Sarroch e Milano.
"Si chiede ai Moratti di intervenire in nome di quei principi contenuti nel codice etico di Saras e Akhela – sottolinea Valeria Coviello, del direttivo Fiom-Cgil, una dei due delegati licenziati dall'azienda – in primo luogo il rispetto per il lavoro e la dignità delle persone".
Intanto si è spostata da Sarroch a Cagliari, sotto il Bastione di Saint Remy, la protesta dei dipendenti in lotta per salvare il posto di lavoro. Inizialmente il presidio era previsto sotto il Palazzo del Consiglio regionale, occupato però dalla protesta dei lavoratori Meridiana.
"Abbiamo scelto questo luogo non distante dal palazzo di via Roma, perché vogliamo far arrivare la nostra voce anche alle istituzioni e chiedere loro di sostenere la nostra vertenza – aggiunge Coviello – per 49 di noi è stata avviata la procedura di mobilità e sono arrivate le prime 22 lettere di licenziamento, tra queste anche la mia. L'azienda non deve morire". La speranza è riposta nell'incontro di martedì 21 ottobre, alle 11, tra Akhela e sindacati in Confindustria a Cagliari.
"Ribadiremo la richiesta del piano industriale che rilanci l'azienda, il blocco dei licenziamenti, di eventuali trasferimenti e cessioni di ulteriori rami d'azienda".