Alcoa sta attualmente esaminando la sentenza del Tribunale, ma la decisione non ha ulteriori effetti sul capitale dell'azienda. Alcoa ha rimborsato integralmente i 250 milioni di euro considerati dalla Commissione Europea "aiuti di Stato". Lo afferma l'azienda in una nota di commento alla decisione del Tribunale dell'Ue secondo il quale la tariffa elettrica agevolata ''è un aiuto di stato e l'Italia deve recuperarla presso i beneficiari".
E' un coro di proteste e dure reazioni da parte dei sindacati alla decisione del tribunale dell'Ue di respingere i ricorsi di Alcoa, Portovesme e Eurallumina relativi alle cosiddette tariffe agevolate. I sindacati ora lanciano un appello al Governo, perché "quelle aziende hanno beneficiato di quelle agevolazioni in virtù di provvedimenti nazionali – spiega Fabio Enne, segretario regionale della Cisl -. E' stata una vicenda gestita direttamente dal Governo nazionale. E adesso è il Governo nazionale che deve intervenire, non possono essere sempre i lavoratori a pagare". La Cisl si chiede per quale motivo "si sanziona un'azienda che agisce seguendo un percorso tracciato dal governo. A questo punto auspichiamo che ora ci sia una risposta immediata da parte del Governo. Perché altrimenti pagano sempre i lavoratori. E questo non lo possiamo accettare".
Non nasconde la preoccupazione Franco Bardi, della Camera del Lavoro Cgil del Sulcis Iglesiente. "Si tratta di un fatto che ci preoccupa parecchio – dice – soprattutto perché questa comunicazione arriva in un momento cruciale per il settore industriale del nostro territorio". Daniela Piras, segretaria provinciale della Uilm metalmeccanici, auspica che "non si ripetano gli errori del passato. Per quanto riguarda la vertenza industriale del nostro territorio chiediamo solo le stesse opportunità degli altri paesi europei e non agevolazioni".