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Da Gattelli a Fonseca: in passato Cagliari e Sampdoria è stata una sfida piena di storiche rovesciate, ma adesso Zeman spera di rovesciare solo le statistiche e i pronostici. I rossoblù cercano di "espugnare" il Sant'Elia (finora due sconfitte in due gare) proprio contro una squadra finora imbattuta: quattro vittorie e due pareggi.
Comunque vada, sarà una sfida con i tempi supplementari a cena, almeno per i due tecnici. Nelle conferenze stampa della vigilia botta a risposta e complimenti a distanza tra Zeman e Mihajlovic. "Chi perde paga il conto" ha detto l'allenatore serbo da Bogliasco, lanciando sfida e invito all'amico-maestro Zdenek. "Vediamo dopo la partita" ha lasciato intendere il boemo. Per il momento il primo e il secondo sono solo i due tempi della partita di domani. Zeman i conti deve farli tornare soprattutto in difesa: mancano i due centrali titolari Ceppitelli, infortunato, e Rossettini, squalificato. E quasi sicuramente dovrà lanciare dal primo minuto l'inedita coppia composta da Capuano e Benedetti.
Il recupero in extremis dell'ex Inter e Torino dovrebbe consentire al tecnico di evitare esperimenti e insoliti spostamenti di pedine. "Capuano lo conosco bene – ha detto il boemo -, ha fatto tre anni da titolare nell'Under 21. Benedetti ha alle spalle una discreta esperienza, l'altezza lo fa sembrare un giocatore lento ma non lo è". Tra i convocati c'è anche Daniele Conti, ma il capitano dovrebbe partire inizialmente dalla panchina: per lui problemi fisici che ieri l'hanno costretto a un differenziato. "Vediamo come starà domani" ha spiegato Zeman. Al suo posto sarà confermato Crisetig, con i soliti Dessena ed Ekdal ai lati.
Cagliari alla ricerca della strada per il gol. Anche se per Zeman la strada i rossoblù la trovano anche: il problema è che poi bisogna metterla dentro. "Arriviamo troppo facilmente davanti alla porta – ha osservato – e quando le cose sono troppo semplici poi diventano difficili. Sau? Sicuramente è avvantaggiato perché conosce il mio modo di giocare, anche se a Foggia giocava con Insigne, che è un giocatore diverso da Ibarbo". Di fronte c'è una Sampdoria che segna e non fa segnare.
"E' una squadra forte, con un grande carattere che gli trasmette il suo allenatore – ha commentato Zeman – Un osso duro. La Sampdoria combatte, non molla mai e ha in attacco un tridente niente male, con Gabbiadini che ha un gran tiro e se lo costruisce, Okaka che ho avuto a Roma ed è migliorato molto, e Eder che da anni si esprime su buoni livelli".