Puntuale come un orologio è arrivata anche la deroga per la chiusura della campagna elettorale dei tre candidati alla segreteria regionale del Pd in Sardegna. La Commissione regionale per il congresso ha deciso in extremis che gli appelli al voto in vista delle primarie sarebbero dovuti andare avanti fino alle 24 di sabato.
Così per il senatore Ignazio Angioni, sostenuto dai renziani, ex Ds, correntone di Francesca Barracciu e Popolari di Tore Ladu, per il segretario provinciale uscente di Cagliari Thomas Castangia, civatiano, e per Renato Soru, europarlamentare e ex governatore, sostenuto dal correntone Cabras-Lai-Fadda-Sanna-Ganau e dai soriani, ci sarà ancora del tempo per convincere gli indecisi ad andare a votare. La vera incognita, infatti, è l'affluenza.
Oltre mille volontari suddivisi in circa 350 seggi sono pronti ad accogliere il popolo del Pd dalle 8 alle 20, ma sembra difficile riuscire a raggiungere i 52 mila votanti dello scorso anno, quando i Democratici e i loro simpatizzanti furono chiamati alla consultazione per la scelta del candidato a presidente della Regione. Oltre alla disaffezione per la politica, infatti, non sono d'aiuto le recenti polemiche esplose nei congressi di Nuoro (cittadino e provinciale), Macomer, Olbia, Calangianus e Iglesias, tutti sospesi. Dovrà essere il nuovo segretario a decidere se commissariare i vertici territoriali del Pd o ritentare la strada congressuale.
Nel frattempo è stata definita la ripartizione territoriale dei 160 componenti dell'Assemblea regionale del Pd che verrà rinnovata assieme al segretario regionale, attraverso le liste a sostegno di Angioni, Castangia e Soru negli otto collegi.
A Cagliari verranno eletti 52 componenti, a Sassari 35, a Nuoro 17, a Oristano 15, in Gallura 14, nel Sulcis 12, nel Medio Campidano 11 e in Ogliastra 6. Nelle liste spiccano i nomi della deputata Giovanna Sanna, che sostiene Angioni, della componente della segreteria regionale uscente Laura Pisano, che sostiene Castangia, e della segretaria generale della Uil sarda, Francesca Ticca, in corsa con Soru.







