Niente centrale unica degli acquisti solo per la sanità, che verrà inglobata nella centrale di committenza regionale istituita dalla Giunta sul modello Consip, ma solo una razionalizzazione della spesa potenziando l'aggregazione della domanda pubblica di beni e servizi sanitari. Lo prevede un emendamento approvato a maggioranza dal Consiglio regionale che riscrive completamente l'articolo 2 della riforma sanitaria in discussione in Aula.
La norma prevede che sia la Giunta, sentita la Commissione consiliare competente, a individuare le modalità di accentramento della spesa delle Asl secondo il modello già impostato dal governo Renzi. "Con questo provvedimento – ha spiegato il relatore di maggioranza della legge, Luigi Ruggeri (Pd) – stiamo orientando la spesa", mentre per l'ex assessore del Bilancio Alessandra Zedda (Fi) "non ci sarà una diminuzione dei costi".
Intervenuto in Aula anche l'assessore della Salute, Luigi Arru. "Dai confronti con le altre regioni si stima che progressivamente ci sarà un risparmio dal 5 al 20% – ha chiarito l'esponente della Giunta – Per indicare le migliori attrezzature, invece, uno dei punti fondamentali sarà lo sviluppo del cosiddetto governo clinico (Hta) che individua le migliori tecnologie rispetto alle prove scientifiche sulle nuove attrezzature". L'assessore ha quindi annunciato un prossimo accordo con Federfarma per avere ulteriori sconti sull'acquisto di farmaci.
Soppressa l'Agenzia regionale della Sanità che viene commissariata per sei mesi. Lo ha deciso il Consiglio regionale durante l'esame della riforma. Le competenze in materia di programmazione sanitaria, verifica della qualità e quantità delle prestazioni e valutazione della spesa sono demandate alla direzione generale della sanità. La Regione subentra in tutti i rapporti attivi e passivi, mentre la Giunta dovrà approvare le linee di indirizzo e di coordinamento delle Asl per definire gli obiettivi assistenziali ed economici.
Alla norma si è giunti unendo la proposta di modifica della maggioranza agli emendamenti delle opposizioni. Il provvedimento dà mandato all'esecutivo regionale di emanare le direttive per la razionalizzazione delle dotazioni organiche delle aziende e per la gestione "omogenea" delle procedure concorsuali, per la gestione centralizzata dei magazzini, della logistica, delle reti informatiche e delle tecnologie sanitarie, oltre che le attività di supporto all'erogazione delle attività socio sanitarie. "E' una legge fatta per commissariare", ha tuonato Marco Tedde (Fi) dai banchi dell'opposizione. Per Paolo Truzzu (Fdi), primo firmato dell'emendamento che ha poi raccolto una condivisione bipartisan, l'abolizione dell'Agenzia "è una vittoria per tutti i sardi".