L'uso delle nuove tecnologie – pc, tablet, smartphone – è diventato sempre più terreno di scontro per i ragazzi. Il rapporto del 2014 sul cyber bullismo presentato oggi a Nuoro dall'Osservatorio territoriale del bullismo, coordinato dal vice Questore aggiunto di Nuoro Fabrizio Mustaro, chiarisce che il fenomeno è esteso tanto nei piccoli paesi che nelle città ed è presente sia nella scuola primaria che in quella secondaria.
Dal rapporto presentato oggi alle scolaresche della provincia, si evince che il 16,9% dei ragazzi ha subito prepotenze attraverso il telefonino, il 14,3% attraverso internet, hanno compiuto personalmente prepotenze l'11,55% e hanno preso parte a prepotenze attraverso l'uso delle tecnologie il 37% dei ragazzi.
Il cellulare e i computer sono di uso diffusissimo tra gli adolescenti: oltre il 90% possiede sia il cellulare che il computer. E poi ci sono social: il 48,5 % dei ragazzi ha un profilo Facebook e nelle scuole superiori il dato sale all'82%.
WhatsApp, dove i ragazzi si scambiano contenuti multimediali, viene usato dal 68% degli adolescenti. E il monitoraggio dei genitori è carente: solo dal 55% lo fa. Per i ragazzi vittime di queste prepotenze non è facile chiedere aiuto: si sono rivolti agli insegnanti solo il 4,7% delle vittime.
Il dato più grave è che il 94% dei ragazzi è convinto di non poter essere aiutato rispetto ai problemi legati all'uso delle tecnologie. Anche l'indifferenza è un sentimento diffuso: circa 200 studenti del campione studiato dall Otb non provano niente nei confronti di chi patisce vessazioni e di quei 200 circa 100 ragazzi ritengono divertente molestare i propri compagni.
L'Otb è nato nel febbraio 2007 su iniziativa della Questura di Nuoro. I membri oltre alla Polizia, sono la Provincia di Nuoro, la Provincia dell'Ogliastra, il Comune di Nuoro, la ASL di Nuoro, il Ministero della Pubblica Istruzione – Ufficio Scolastico Provinciale di Nuoro, il Ministero della Giustizia – Servizio Giustizia Minorile per la Sardegna – Nuoro, la Coop. Lariso di Nuoro.
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Vessazioni e nuove tecnologie, allarme cyberbullismo nel nuorese
