Da questa mattina gli 88 lavoratori di Ottana Polimeri sono in presidio permanente davanti alla fabbrica "fino a che la Regione non darà risposte sulla loro vertenza". Una tenda nel piazzale davanti all'ingresso li ospiterà durante i giorni di protesta. Da ieri, infatti, sono in cassa integrazione straordinaria e sul loro futuro non si intravede la luce: i proprietari della fabbrica, la multinazionale Indorama e il gruppo Clivati, parlano di crisi della pet (plastica per bottiglie) che producono, ma gli operai e i sindacati vogliono affrontare il tema della riconversione della fabbrica.
"Dal destino di Ottana Polimeri dipendono gli operatori di Ottana Energia – dice Salvatore Pinna segretario provinciale della Cgil – e dalle due fabbriche dipendono centinaia di lavoratori, con l'indotto si arriva a 500, che nella piana di Ottana sono l' ossigeno del territorio".
"E' urgentissimo un tavolo tecnico con la Regione – asfferma Felicina Corda, segretaria della Uil -. Un incontro che si sarebbe dovuto tenere il 6 novembre ma che è stato rinviato. In ballo non c'è solo la vertenza dei lavoratori di Ottana, ma quella di tutto il nuorese: qui tra poco chiuderanno le scuole superiori per mancanza di manutenzione, riscaldamento, sorveglianza e servizi ai disabili. Non siamo lontani dalla proclamazione dello sciopero generale del territorio". |
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