Con un blitz deliberato dalla giunta regionale il 25 novembre scorso la Regione ha dato il via libera ad una operazione scandalosa che costituirà un vero e proprio assalto alla città di Cagliari. Si tratta della realizzazione di un centro commerciale, che nella versione rimodulata a gennaio 2014, prevede una superficie di vendita pari a 46.257 mq, incrementata rispetto a quella inizialmente prevista di 27.866 mq, 1.850 parcheggi, strutture polivalenti di uso pubblico e privato". Lo afferma il deputato di Unidos, Mauro Pili, che parla di "oltre 700 mila metri cubi all'ingresso della città capoluogo della Regione". "Una vera e propria città alle porte di Cagliari – attacca – Si tratta si 40 ettari di estensione tutti intorno compresi e intorno all'area ex Ferriere ed Acciaierie Sarde (FAS). Il progetto è suddiviso in due lotti: il primo di circa 17 ettari, in cui sorgono i capannoni dell'ex stabilimento di produzione di ferro tondo per cemento armato a partire da rottami ferrosi, e il secondo di circa 23 ettari, acquistato successivamente. Il tutto è inserito all'interno di un piano che prevede una superficie complessiva di circa 40 ettari, un volume in ristrutturazione trasformato in commerciale di 772.484 mc".
Secondo Pili, che ha presentato un'interrogazione parlamentare, il progetto avviene "senza aver minimamente e concretamente definito la partita delicatissima delle bonifiche e segna la definitiva morte del commercio a Cagliari e in tutto il territorio a partire da Elmas".
