Un aiuto per i soggetti fragili, le neomamme, le madri detenute e le donne in difficoltà. Sono gli obiettivi del Progetto Ampliarete, che ha rafforzato la struttura nazionale dell'Associazione cattolica internazionale al servizio della giovane (Acisjf) che nasce ufficialmente anche Cagliari dal 16 gennaio.
Al momento è allo studio la possibilità di aprire uno sportello d'ascolto per giovani mamme che, legato alla necessità di educazione emotiva, possa offrire un orientamento psicologico e socio sanitario per integrare i servizi offerti dai servizi sociali e dalle Asl e supportare le istituzioni fornendo la possibilità di rivolgersi a psicologi, ostetrici e altre figure che possano indirizzare le persone in difficoltà verso una soluzione o verso strutture adeguate al soddisfacimento del loro bisogno. In questo modo molte donne, dopo la nascita dei propri figli, ma anche nei periodi più critici in cui si esercita il ruolo di madre, avranno la possibilità rivolgersi a professionisti in grado di supportarle, consigliarle e guidarle in situazioni di difficoltà.
L'associazione sarda sta pensando anche alle donne, con bambini sotto i tre anni, che si trovano in carcere. Queste donne sono costrette a restare negli istituti con i bambini che, in questo modo, crescono in una situazione lontana dalla normalità. L'idea, secondo l'associazione, è quella di trovare una soluzione per offrire a queste donne la possibilità di trascorrere il periodo di detenzione invece che in carcere in un domicilio più consono a madri e figli.
