L'avvocatura dello Stato, rappresentata dal legale Pierfrancesco Caput, ha chiesto stamattina ai giudici della Corte d'Assise di Sassari la costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio dei ministri nel processo scaturito dall'operazione "Arcadia", che vede 18 imputati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico.
L'associazione secondo il pubblico ministero della Dda di Cagliari, Paolo De Angelis, sarebbe ramificata in due distinte ma comunque collegate organizzazioni: Nuclei proletari per il comunismo e Organizzatzione indipendentista rivolutzionaria, "entrambe riferibili – sostiene il pm – al circolo di A Manca, e prima del 2001 al circolo Moncada di Sassari" che servivano come "schermo pubblico a chi aderiva all'associazione sovversiva". I giudici si sono riservati la decisione.
Gli avvocati difensori hanno sollevato eccezioni sulla competenza territoriale del tribunale di Sassari, sulla utilizzabilità delle intercettazioni e sulla nullità del decreto che ha disposto il giudizio.
Dopo 12 anni di indagini e otto dall'operazione Arcadia, che l'11 luglio 2006 condusse a un'ondata di arresti seguiti da furiose reazioni da parte del mondo indipendentista, il processo davanti al presidente della Corte d'assise, Pietro Fanile (a latere Teresa Castagna) e ai giudici popolari, sta entrando nel vivo. Saranno loro a stabilire se effettivamente i 18 imputati siano coinvolti in una serie di attentati esplosivi, intimidazioni e attività di pianificazione terroristica contro obiettivi diversi sparsi in tutta la Sardegna.
Province Processo terrorismo e eversione: Presidenza del Consiglio parte civile
Processo terrorismo e eversione: Presidenza del Consiglio parte civile
