Caccia al basista, figura fondamentale di ogni sequestro a scopo di estorsione, e ricerca a qualsiasi elemento possa permettere di incriminare i tre allevatori, originari del nuorese, che avrebbero progettato di sequestrare l'imprenditrice oristanese Caterina Fadda per costringere l'ex marito, Mauro Usai, cotitolare di una piccola catena di supermercati Eurospin fra Oristano, Cabras e Terralba, a consegnare i ricchi incassi del fine settimana prenatalizio di dicembre in cambio della liberazione.
Le indagini in corso, alle quali ha fatto riferimento il questore, Francesco Di Ruberto, a giustificazione del silenzio assoluto mantenuto dalla Polizia di Oristano sulla vicenda, sarebbero orientate proprio su questi due obiettivi e non è escluso che sia legato a questi aspetti il timore, espresso dallo stesso Di Ruberto che la fuga di notizie possa aver messo a rischio la incolumità di qualche persona. Forse le stesse vittime designate del progetto del sequestro-lampo, come farebbe pensare la presenza questa mattina di una auto dei carabinieri davanti a uno dei supermarket della catena controllata da Fadda e dal suo ex marito che, per il momento, rifiutano qualsiasi commento sulla vicenda.
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Sventato sequestro, caccia al basista
