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"Sono senza parole, non dovevano farli uscire. E' come se avessero ucciso di nuovo mio figlio". Dopo il silenzio delle prime ore, Rita Concas, la mamma di Francesco Montis, il giovane di Terralba (Oristano) morto nel 2010 in India, accetta di parlare con l'ANSA e commenta così la cancellazione dell'ergastolo da parte della Corte suprema dell'India nei confronti di Elisabetta Boncompagni e Tomaso Bruno, fidanzata e amico di Francesco. 

"Sono delusa per la sentenza di assoluzione e anche per il silenzio dell'ambasciata italiana in India – attacca la signora Concas, seppure con un filo di voce – che si è preoccupata di comunicare gli sviluppi ai familiari dei due giovani, ma non è stata altrettanto sensibile nei confronti miei e di mia figlia".
"Ho letto la notizia su Facebook e non è stato bello", spiega ancora la mamma di Francesco aggiungendo che non riesce a spiegarsi cosa sia potuto succedere negli ultimi due anni per rovesciare le sentenze di condanna pronunciate in primo grado e in appello. La famiglia Montis non aveva un proprio legale in India a seguire il processo. "L'ambasciata italiana ci aveva detto che non potevamo nominare un avvocato italiano – racconta la donna – che i processi li avrebbe seguiti per noi un avvocato dell'ambasciata stessa, credevamo di essere tutelati da loro, ma ci hanno detto solo bugie e non ci hanno mai considerati".
Quindi svela un retroscena. "Non è vero che abbia mai scritto una lettera alle autorità indiane per scagionare la fidanzata e l'amico di Francesco e non è neanche vero che Francesco era malato, solo un pò di tosse da fumatore", dice sottolineando che negli atti dell'autopsia che le sono stati consegnati assieme alle ceneri di suo figlio – tumulate ora in un loculo del cimitero di Terralba davanti al quale non manca mai un fiore fresco – si parla di tracce evidenti di strangolamento e di diversi segni di un'arma contundente sul corpo che non si conciliano in alcun modo con il malore al quale Elisabetta Boncompagni e Tomaso Bruno avrebbero attribuito la morte di Francesco.