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Un ordigno a medio potenziale è stato fatto esplodere intorno alle 22 e 30 davanti all'abitazione del sindaco di Bultei (Sassari). Lo scoppio ha provocato danni alla casa e alla macchina che era parcheggiata lì davanti. Il sindaco, Francesco Fois, guida una giunta di lista civica di centrosinistra e nel 2011 aveva ricevuto pesanti minacce di morte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando provinciale di Sassari

"Il fatto è stato estremamente grave, sì, sto seriamente riflettendo sulle mie dimissioni". Così il sindaco di Bultei, Francesco Fois, di 66 anni, commenta a caldo con l'ANSA l'attentato che lo ha visto bersaglio ieri sera attorno alle 22,30. Il primo cittadino conferma di aver ricevuto in passato, precisamente nell'aprile del 2011, minacce di morte scritte con la vernice rossa e una croce vicina: "6 morto zeravallo", il nomignolo con cui il primo cittadino è conosciuto nel piccolo centro del Goceano.

"Tutte le verifiche fatte a suo tempo – ricorda il sindaco – avevano dato esito negativo, nessun elemento concreto per proseguire le indagini ed accertare i colpevoli. Da allora mi sono sempre sentito tranquillo". La bomba è esplosa mentre il sindaco, ex dirigente dell'Eni e presidente della comunità montana del Goceano, era in casa con la moglie, una cugina di questa, e una loro amica. Il botto all'improvviso, intorno alle 22,30, ha fatto mancare la luce e danneggiato seriamente l'ingresso e parte del primo piano. Colpita dalla deflagrazione anche l'auto parcheggiata di fronte