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Centinaia di studenti sono scesi in piazza oggi a Sassari a sostegno dei diritti dei ragazzi disabili che da giovedì scorso non vanno più a scuola a causa della sospensione del servizio di trasporto della Provincia, rimasta senza fondi.
Da quasi una settimana, infatti, 132 studenti degli istituti superiori non stanno frequentano o non lo fanno con regolarità, le lezioni dopo la sospensione del trasporto e dell'assistenza.
E sessanta educatori e assistenti vedono in pericolo il posto di lavoro.
Nei giorni scorsi era arrivata la promessa da parte della Giunta regionale di porre rimedio al problema. Ma l'annuncio che arriveranno risorse a tamponare temporaneamente la falla nei servizi di assistenza e trasporto, non ha fermato la protesta, anzi, nei giorni scorsi si è tenuto un sit-in davanti alla sede dell'assessorato regionale, in viale Umberto a Sassari, con le famiglie, gli studenti, i lavoratori della coop Genesi.
Oggi la manifestazione in piazza d'Italia ha visto la partecipazione anche dei ragazzi disabili. Tanti gli striscioni e la richiesta di poter tornare a scuola il prima possibile.
L'assessore provinciale Rosario Musmeci è stato contestato, ma Provincia e Regione sembrano 'rimbalzarsi' le responsabilità.
"Non ci si fermerà a denunce giudiziarie, si è deciso di attuare tutte le forme di protesta che possano servire a uscire da questa situazione incresciosa – afferma Paolo Dettori, della Cgil Funzione Pubblica – scenderemo in piazza a Sassari e a Cagliari, perché la voce delle famiglie e dei lavoratori deve essere ascoltata. Auspico che i servizi ai disabili possano riprendere al più presto, ma intanto non posso che stigmatizzare l'incapacità che la politica ha dimostrato finora nel gestire tutta la partita".