omicidio-carta-assolto-paolo-coraddu

Assolto per non aver commesso il fatto. Un lungo abbraccio con gli avvocati, dopo la sentenza pronunciata dal presidente della Corte d'Assise di Cagliari.
Paolo Coraddu, 23 anni, è uscito indenne dall'accusa di essere uno dei mandanti dell'omicidio di Gianluca Carta.
Dopo oltre due ore di camera di consiglio, il collegio presieduto da Claudio Gatti, con a latere Ermengarda Ferrarese, ha fatto cadere tutte le contestazioni con la formula più ampia.
Emozionato, il giovane si è stretto agli avvocati Mauro Massa e Ferruccio Melis che per l'intero processo hanno combattuto con forza per far cadere le accuse del pubblico ministero Maria Virginia Boi, che aveva sollecitato la condanna dell'imputato a 27 anni di carcere. 

Quello che si è celebrato in Corte d'Assise è il secondo processo nato dall'inchiesta per l'omicidio del titolare del nightclub di Decimoputzu, sequestrato e ucciso con una fucilata alla testa nelle campagne di Sestu il 18 maggio 2011. Coraddu era stato l'unico dei cinque imputati ad aver scelto di andare a dibattimento, mentre il resto della banda, guidata da Niveo Batzella col nipote Gianfranco, Michele Piras ed Enrico Lecca, sono stati processati con l'abbreviato e condannati il 15 aprile scorso: ergastolo per Niveo Batzella, 18 anni per Gianfranco Batzella ed Enrico Lecca, 16 anni a Michele Piras.