Oltre 23 mila posti persi nel settore dell'edilizia in Sardegna negli ultimi sette anni. Ma nei primi nove mesi del 2014 c'è stato uno stop all'emorragia: registrato un aumento tendenziale dell'occupazione pari al 9,6 per cento. Un dato che, tradotto in cifre, significa 4.100 posti di lavoro in più rispetto al 2013. "Non so se sia meglio parlare – ha detto il presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), Maurizio De Pascale, nel corso della conferenza stampa di presentazione del settimo rapporto sulle costruzioni in Sardegna – di timidi accenni di ripresa o di frenata della caduta. Noi speriamo che sia un inizio di inversione di tendenza. I dati su ristrutturazioni e riqualificazioni ci inducono a pensare positivo: c'è un aumento a due cifre (più 18% dal 2008). E noi abbiamo sempre sostenuto che l'edilizia sia avviata verso una nuova strada: non più interventi che consumino il suolo, ma riqualificazione di ciò che già esiste".
La crescita dell'occupazione riguarda sia dipendenti (9,2%) sia autonomi (10,4%). "Chiediamo aiuto al Consiglio regionale – ha detto il presidente Ance – perché sul filo di lana la Giunta ha approvato il disegno di legge 130, impropriamente chiamato Piano casa, ma manca ancora il sì dell'assemblea regionale. Mi dicono sia calendarizzato per marzo. Spero che il Consiglio si renda conto della drammaticità della situazione". Per quanto riguarda la cassa integrazione si è registrata una diminuzione delle ore autorizzate relative alla Cig ordinaria e in deroga. Mentre c'è stata un'impennata per la cassa integrazione straordinaria. Dal 2009 ai primi nove mesi del 2014 si calcolano 378 fallimenti nel settore costruzioni. Per quanto riguarda il mercato sino a settembre 2014 si è assistito a una flessione nel numero della abitazioni comprate o vendute pari al 7,3% e a una lieve crescita nel terzo trimestre pari allo 0,1%.
Incoraggianti i dati di Cagliari. "Un risveglio – ha detto De Pascale – che ci fa ben sperare".
Primi segnali di ripresa anche sul fronte dei mutui nei primi nove mesi del 2014, con un +5,4 nel comparto abitativo. Dati negativi invece per i bandi di gara nei lavori pubblici: -2,2% e addirittura -16,2 degli importi dei bandi. Il ritardo dei pagamenti medio della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese è di circa sei mesi. I costruttori chiedono anche una svolta sulle infrastrutture, in particolare per la rete ferroviaria, ma anche per la Sassari-Olbia.
Cappellacci. "Dieci giorni dell'assessore Erriu e del presidente Pigliaru? Durano mesi". Così Ugo Cappellacci (Fi) ritorna sul tema del Piano Casa, alla luce dei dati diffusi stamane dall'Ance che testimoniano, dice l'ex governatore, "l'efficacia del provvedimento liquidato frettolosamente dalla Giunta Pigliaru".
"Era il 10 novembre del 2014 – ricorda Cappellacci – quando l'assessore, rispondendo con supponenza alla nostra richiesta di prorogare il Piano vigente, affermò che non ci sarebbe stata nessuna proroga e che esistevano i tempi tecnici per l'approvazione entro il mese, rischiando al massimo dieci giorni di vuoto normativo. Il vuoto normativo invece – attacca l'esponente dell'opposizione – dura ormai da mesi e con esso anche il vuoto politico di una Giunta regionale che in un anno ha dimostrato solo di saper distruggere: prima ha riportato la Sardegna indietro di 9 anni, riesumando il Ppr di Soru, e poi ha negato la proroga del Piano Casa solo per mostrare una sorta di trofeo di guerra al segretario regionale del Pd".
"Quando si accorgeranno – chiede polemicamente Cappellacci – che il mondo non finisce sulla soglia delle sedi delle loro sezioni di partito?".