Calo medio del 2,6% rispetto allo scorso anno (nel 2014 il calo fu del 6,3%) su base regionale contro una previsionale 2015 sembra attestarsi su -3,6%.
In autunno le vendite del settore abbigliamento e calzature sostanziale stagnazione del dato nazionale. E' la fotografia dei saldi in Sardegna registrata da ConfCommercio in collaborazione con CdC & Partners a 24 ore dalla chiusura del periodo di sconti. Si potrebbe pensare che le cose siano andate meglio, ma in realtà che lo scenario non si presentasse dei migliori lo aveva annunciato già l'Osservatorio Acquisti Carta Sì, per i pagamenti con carta di credito, per il quale la Sardegna aveva avuto un calo dello 0,6% nel 2014 rispetto al 2013. Il dato non erano state supportate dal clima eccessivamente mite e l'arrivo del freddo prima del Natale ha tatto sì che i potenziali acquirenti attendessero ancora qualche giorno per la partenza dei saldi con la conseguenza di una forte riduzione dei margini. Il via a gennaio ha registrato percentuali di sconto importanti 30%-40% per poi crescere sino al 70% nelle ultime settimane. Il flusso dei clienti si è concentrato principalmente nella prime due settimane per rallentare subito. "Si chiude malinconicamente la stagione dei saldi invernali 2015, nessun segnale che possa in qualche modo far pensare ad una ripresa dei consumi – dice Agostino Cicalò, presidente della Confcommercio Sardegna -. Le famiglie continuano a contrarre i consumi soprattutto nel settore abbigliamento mantenendosi allo 'stretto necessario' e soprattutto ancora nessuna luce si intravede in fondo al tunnel di una crisi di sfiducia. Gli 80 euro ai lavoratori continuano a rimanere un mito che non ha minimamente agevolato il sentimento di fiducia".
Economia Saldi, le svendite non aiutano i consumi. Calo del 2, 6 %...
Saldi, le svendite non aiutano i consumi. Calo del 2, 6 % in Sardegna
