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I carabinieri della Compagnia di Dolianova hanno dato un nome e un volto ai responsabili della tentata rapina messa a segno nel dicembre di due anni fa ai danni di una gioielleria a Senorbì. In manette, su ordinanza di custodia cautelare, sono finiti un ventenne, un giovane di 23 anni e un 42enne.
I tre erano entrati nella gioielleria armati e con i volti coperti ma per una reazione dei proprietari che avevano preso tempo, erano poi fuggiti. 

Uno di loro si era finto cliente per farsi aprire la porta della gioielleria permettendo ai due complici armati di fare irruzione, ma i banditi non erano riusciti a portare a termine la rapina perché i titolari avevano preso tempo, dicendo che non avevano soldi e che la cassaforte era vuota. I carabinieri della Compagnia di Dolianova, coordinati dal cap. Gabriele Porta, e della Stazione di Senorbì sono riusciti a individuare i responsabili del colpo fallito il 10 dicembre di due anni fa ai danni della gioielleria Adoro di Senorbì.
In carcere, su ordine di custodia cautelare, sono finiti i fratelli Fabio e Fabrizio Melis, rispettivamente di 20 e 23 anni, di Siurgus Donigala, e Massilimiliano Mascia, di 42, di Sisini. Dopo la tentata rapina i militari hanno avviato le indagini e a insospettirli è stata la testimonianza del cliente, poi risultato essere Fabio Melis, che si era fatto aprire la porta dai titolari pochi secondi prima dell'irruzione dei banditi armati di pistola e fucile e con i volti coperti. Sono emersi sia il coinvolgimento del giovane nel colpo che i nomi dei due banditi. Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno trovato anche 29 cartucce cal. 7.65 che sono state sequestrate.