L'arte è immortale e sfugge al tempo, ma non alle termiti che la "amano" a tal punto da "divorarla". Statue, altari, dipinti, librerie e collezioni museali, ma anche tetti, pareti, pavimenti e fondamenta di edifici. Sono numerosi i capolavori del patrimonio artistico italiano a rischio invasione. Un problema che non può essere sottovalutato alla luce delle centinaia di opere d'interesse artistico e storico che nel corso degli anni sono state attaccate, rovinate e in parte distrutte dalle termiti. Dalla Chiesa di San Pantaleo a Macomer, in provincia di Nuoro, le cui parti in legno sono state praticamente rase al suolo, al Borgo Franceschino a Trieste, fino all'Annunziata di Antonello da Messina conservata a Palermo e all'archivio di Stato a Napoli.
"Il fenomeno delle termiti e la loro portata distruttiva – precisa Dino Gramellini, direttore tecnico dell'azienda specializzata Anticimex – sono ancora poco conosciuti o, se vogliamo, troppo sottovalutati in rapporto ai monumenti di interesse storico e artistico che questi insetti sono soliti attaccare". Per questo è importante la formazione del personale che quotidianamente è a contatto con questi luoghi: è necessario saper riconoscere subito i segnali della presenza degli insetti.
Cultura Termiti all’assalto delle opere d’arte nelle chiese sarde. L’allarme del Mibact
Termiti all’assalto delle opere d’arte nelle chiese sarde. L’allarme del Mibact
