La retrocessione? "Un dolore fortissimo: la delusione più grande dopo la morte di mio padre". Parole del presidente del Cagliari, Tommaso Giulini. L'errore? "Non avrei dovuto seguire il suggerimento dei miei collaboratori per richiamare Zeman. Non prendetela come una critica a Zeman, però. Responsabilità mia perché ho avallato". Il futuro allenatore? "Stiamo riflettendo – ha detto- nessuna scelta è stata fatta. E non è vero che abbiamo contatto allenatori e che ci hanno detto no. Decideremo entro la prossima settimana o al massimo quella successiva se continuare con mister Festa" Giulini spiega di voler trovare un allenatore che "sappia trasmettere grinta, organizzare il gioco e dare una preparazione atletica adeguata per un campionato così lungo come quello di serie B.
La squadra non sarà smantellata – prosegue -. Non ci sarà Conti, un esempio, una bandiera. Ma Cossu e Pisano mica hanno detto che vogliono smettere: sarà l'allenatore a decidere. Noi ripartiamo da quello che abbiamo: da Donsah, Barella, Sau, dai centrali. E stiamo cercando di convincere Brkic. Ho parlato con tanti ragazzi: sono vogliosi di rimanere con noi per lottare e risalire". Per il mercato sono nel mirino due o tre attaccanti: "Ne abbiamo già parlato col ds: nomi non ne faccio altrimenti il prezzo sale". Le comproprietà con la Roma: "Non li sento da tre quattro settimane. Ma pretendo che la nostra società sia approcciata con rispetto".