Si è aperto ed è stato subito rinviato al 27 ottobre prossimo il processo a Cagliari che vede imputati membri del Cda, ex dirigenti e funzionari della Carbosulcis accusati a vario titolo di abuso di ufficio e altri reati per aver affidato senza gare d'appalto beni e servizi per circa 40 milioni, ma anche per l'acquisto di macchinari e apparecchiature, poi rimaste ferme e non utilizzate all'interno dello stabilimento.
I fatti, secondo l'accusa, sarebbero avvenuti dal 2003 al 2009. A far scattare le indagini, condotte dalla Guardia di finanza, era stato un esposto di un dipendete. I militari delle Fiamme gialle, coordinati dal pm Gaetano Porcu, passarono al setaccio la documentazione della società scoprendo le presunte irregolarità relative alla gare per la manutenzione e l'acquisto delle attrezzature. Macchinari che dovevano entrare nel ciclo produttivo per rilanciare la Carbosulcis, ma che secondo gli investigatori sarebbero rimasti fermi.
A processo sono finiti l'ex direttore generale Giuseppe Deriu, l'ex presidente del Cda Andreano Madeddu e gli allora consiglieri, funzionari e membri del Consiglio Ettore Diana, Paolo Luigi Dessì, Mauro Cicilloni, Antonio Umberto Vargiu, Adolfo Lai, Giancarlo Cro, Sergio Matzuzzi, Mirando Basciu, Alderico Paolo Lampis e Mario Porcu.
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Processo Carbosulcis: 12 alla sbarra
