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Il fondo per la non autosufficienza, che il governo a novembre scorso ha portato a 400 milioni di euro, potrebbe anche essere diminuito con la legge di stabilità.
I fondi sono infatti strutturali per 250 milioni e solo per il 2015 sono stati aumentati a 400 milioni, con la conseguenza che quando ci sarà da discutere della legge di stabilità si partirà non da una base d 400 milioni ma da 250 e potrebbe verificate anche una diminuzione del fondo. A lanciare l'allarme, dal presidio dei malati di Sla e di altre malattie altamente invalidanti, Mariangela Lamanna, vicepresidente del comitato 16 novembre. "Quando fummo ricevuti da Del Rio, promise l'aumento del fondo a 350 milioni di euro e io dissi che non ci stava bene perché quella era la cifra che già si paventava e non era sufficiente, che bisognava fare uno sforzo ulteriore, e del Rio dopo un'ora mi telefonò dicendo che erano stati portati a 400 milioni- spiega Lamanna – ma di fatto questa è stata una presa in giro, perché i fondi sono strutturali per 250 milioni e solo per il 2015 sono stati aumentati fino a 400. Il che significa che quando ci sarà da discutere della legge di stabilità si partirà non da 400 milioni da aumentare, ma da 250, e potrebbe anche verificarsi che il fondo venga diminuito perché la base da cui si parte è appunto 250 milioni". 

"Meno residenze sanitarie più fondi alle famiglie". Con questo slogan tornano in presidio sotto il ministero dell'Economia in via Venti settembre a Roma, a sette mesi dall'ultima manifestazione del novembre scorso, i malati di Sla e di altre malattie altamente invalidanti accompagnati dai loro familiari. Il presidio e' organizzato dal comitato '16 novembre', che chiede di essere ricevuto dal Governo per discutere tre temi: la definizione di un Piano Nazionale per le non autosufficienze che garantisca diritti; prestazioni e servizi a tutte le persone non autosufficienti in Italia, senza disuguaglianze territoriali con riunioni programmate del tavolo interministeriale sulla non autosufficienza che abbiano cadenza almeno mensile per approvare il Piano entro novembre; aumentare la dotazione del Fondo Nazionale della non autosufficienza ad almeno 1 miliardo di euro nel 2016 e di 1,2 miliardi di euro nel 2017. Al fine di garantire l'attuazione graduale in tutta Italia dei livelli essenziali di assistenza definiti nel Piano e ridiscutere l'Isee, con ridefinizione di criteri e tabelle eque valevoli in tutta Italia, eliminando la possibilità di modificarle a livello regionale e comunale. 

Una delegazione del Comitato 16 novembre, che rappresenta i malati di Sla e di altre patologie altamente invalidanti, di cui fa parte anche Salvatore Usala, malato di sclerosi laterale amiotrofica, e' entrata all'interno del ministero dell'Economia in via Venti Settembre a Roma per essere ricevuta dal sottosegretario all'Economia e alle Finanze Enrico Zanetti. 

L'accordo. Riprendere con celerita' il lavoro già avviato sul piano per la non autosufficienza, in modo da poterlo approvare entro la prossima finanziaria, e l'intenzione di rendere strutturale lo stanziamento di 400 milioni per il fondo per la non autosufficienza, i cui fondi risultavano strutturali solo per 250 milioni. Questo l'accordo raggiunto tra il Governo e il comitato 16 novembre, che rappresenta i malati di Sla e di altre patologie invalidanti, secondo quanto riferisce al termine dell'incontro Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato.