Si è concluso con l'intervento e i saluti del presidente della Regione Francesco Pigliaru e dei vertici della Coldiretti Sardegna il corteo-manifestazione degli agricoltori sulla Carlo Felice.
La Coldiretti è rimasta molto soddisfatta degli impegni presi pubblicamente dal numero uno dell'esecutivo regionale. E c'è stato il rompete le righe a Monastir, dopo la partenza da Sanluri, con i manifestanti che hanno raggiunto i mezzi (una sessantina tra auto e pick up) ed i 43 trattori nel piazzale sottostante.
Pian piano è stata liberata la corsia occupata dai manifestanti e la circolazione, interrotta durante il corteo, e poi ripresa nel corso dell'assemblea è tornata alla normalità.
La protesta era iniziata alle 10 con la prima invasione della 131 all'altezza di Sanluri.
"L'impegno personale c'è, ma non si può chiedere in un attimo di risolvere problemi che si trascinano da tanto. Sono appena reduce dalla presentazione del primo disegno di legge anti burocrazia". Così ha esordito il presidente Francesco Pigliaru intervenuto alla manifestazione promossa da Coldiretti sulla Carlo Felice per richiamare l'attenzione della Regione sui problemi delle campagne.
Il governatore è salito sul cassone del camion diventato palco e ha risposto alle richieste di agricoltori e allevatori.
"All'agricoltura credo – ha detto – più che ad ogni altro settore. Mi interessa che ci siano produzioni di valore. L'Expo ci sta dicendo che ci vuole roba di qualità. Capisco che per poter lavorare serenamente e aggredire i mercati bisogna risolvere i problemi che si trascinano da anni. Sono consapevole che il sistema è lentissimo, in altre regioni le cose vanno molto più veloci. Lasciatemi il tempo di capire dove sono i problemi".
Pagamenti? "Abbiamo degli enti importanti e costosi – ha detto – vogliamo che diano risposte e ci metteremo presto le mani". Migliaia di aziende, gli ha detto il presidente di Coldiretti Battista Cualbu, vogliono investire in agricoltura. E non vogliono che i soldi tornino a Bruxelles. "Mi impegno a convocare un incontro – ha detto Pigliaru – restituire i soldi non è nelle nostre intenzioni".
Pigliaru ha parlato anche del sistema creditizio e ha garantito ulteriori approfondimenti anche su questo argomento. I giovani in agricoltura? "La nostra idea è mettere a disposizione tanti ettari di terra- ha detto- perché possano essere lavorati dalle nuove generazioni. Presto ci sarà il bando".
Refresh. "Grazie alla Giunta – ha detto – abbiamo portato a casa un risultato importante, quello del 50 per cento. Ora andiamo dal ministro per regolare le situazioni del passato. È stato fissato un incontro per il 24 giugno con il ministro dell'Agricoltura".
Pigliaru ha anche annunciato che presto ci sarà un forum sull'agricoltura da esportazione. "Dobbiamo entrare in tanti mercati. Sappiamo anche che Amazon sta aprendo all'agroalimentare. Noi ci siamo: abbiamo già proposto una piattaforma Sardegna".
"Per un anno e mezzo la Giunta Pigliaru ha snobbato un settore tradizionale della nostra economia". Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commentando la protesta di oggi di Coldiretti che con i suoi trattori ha invaso la Statale 131.
"Questioni come quella del refresh, del costo del gasolio, dell'avvio del microcredito, delle misure contro il sovra-indebitamento e dei pagamenti regionali per il Psr – spiega l'ex governatore – sono vitali per il settore e non possono essere rinviate a data da destinarsi. Finora l'esecutivo ha tenuto una logica da convegno, accademica, come se gli assessori dovessero tenere una lezione e non avessero invece funzioni e doveri di carattere decisionale. Occorre cambiare completamente atteggiamento – conclude – e inserire l'agricoltura al centro dell'agenda politica regionale per dare risposte e non solo belle parole".







