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Dal 15 giugno al 15 settembre, da e per i tre aeroporti sardi (Cagliari, Alghero e Olbia), saranno disponibili 185.500 posti in più sugli aerei che effettuano il servizio di continuità territoriale con gli hub di Roma e Milano. Lo ha annunciato oggi l'assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana. I biglietti in vendita sono 1.077.822 biglietti, il 20,7% in più rispetto agli 895.836 posti offerti, nei tre mesi estivi sui tre scali, in base al decreto che impone gli oneri di servizio sulle tratte Cagliari-Fiumicino (da 261.760 posti a 327.420), Cagliari-Linate (da 200.030 a 216.802), Alghero-Linate (da 63.378 a 82.958), Alghero-Fiumicino (da 109.006 a 122.105), operate da Alitalia; Olbia-Fiunicino (da 127.578 a 146.532) e Olbia-Linate (da 134.084 a 182.005) operate da Meridiana. A questi si sommano altre 3514 poltrone rese disponibili per l'utilizzo degli Airbus 330 nei weekend dal 25 luglio al 30 agosto. L'aereo più capiente della flotta Alitalia effettuerà due frequenze mattina e sera il venerdì, il sabato e la domenica sulla Cagliari-Roma-Cagliari. "Ci stiamo lavorando da Pasqua – ha detto Deiana in una conferenza stampa – Si tratta di un intervento straordinario massivo che è antecedente a un'emergenza. Difficilmente possono essere riscontrate condizioni di trasporto simili in altre regioni italiane, come è vero che l'insularità è certamente un fattore specifico svantaggioso. Ecco perché la continuità territoriale, per cui la Regione investe 44 milioni di euro, è un impianto in continuo miglioramento". L'assessorato ha effettuato anche un'analisi sugli incrementi dei posti, sull'effettivo traffico passeggeri e sui coefficienti di riempimento dal 2012 a oggi. Emerge un quadro quasi sempre in crescita, sicuramente a partire dallo scorso anno, cioè dall'entrata in vigore della nuova "Continuità". Le compagnie hanno costantemente integrato le disponibilità e migliorato complessivamente la qualità del servizio. I posti offerti sulla Cagliari-Fiumicino-Cagliari sono aumentati del 7,16% nel 2014 rispetto al 2013 e continuano a crescere del 3,83% da gennaio a maggio 2015 rispetto al medesimo periodo dell'anno passato.
Stessa dinamica si registra sulla Cagliari-Linate-Cagliari, con un incremento delle poltrone del 24,59% nel 2014 e dello 0,53% nei primi cinque mesi di quest'anno.
Cresce la capienza anche su Olbia-Linate-Olbia (+10,27% nel 2014 e +10,75% gennaio-maggio 2015). I collegamenti per Fiumicino da Olbia e da Alghero e quello per Linate sempre dalla città catalana, infine, aumentano le capienze anche considerevolmente nel 2014 (+54,48%). Mentre non registrano ancora incrementi nel parziale di quest'anno sino a maggio. In base allo studio della struttura assessoriale, si rileva inoltre che i coefficienti di riempimento degli aerei sono in generale sotto controllo e non superano mai la media del 75% con punte massime del 78% nei periodi caldi. 

Entro luglio sarà pronto il bando per "superare" la cosiddetta Continuità territoriale 2 (Ct2), per collegare gli aeroporti con gli scali minori dell'Isola.
Niente più tratte interne, già gestite in libero mercato, niente più lente di ingrandimento della Commissione Europea, che ha già storto il naso sui collegamenti già operati dai vettori low cost tradizionali, ma il progetto winter-links, i collegamenti invernali in Europa nei mercati di riferimento dell'Isola: Spagna, Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra e Belgio (almeno 18 rotte considerando tre scali per ogni Paese).
A disposizione della Regione Sardegna ci sono 13,6 milioni di euro della vecchia Ct2 e serviranno per dare un sostegno per la tenuta in esercizio di collegamenti nelle 31 settimane che vanno da ottobre a aprile, appunto nella stagione invernale. Potranno partecipare alla manifestazione di interesse tutte le compagnie aeree sia low cost che tradizionali.
"L'idea è quella dell'investimento territoriale – spiega l'assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana -. Insieme al Crenos abbiamo portato avanti uno studio sulla permanenza media dei turisti che vengono in inverno (dai 4,8 ai 6,3 giorni) e abbiamo verificato quanto spendono: ogni turista che arriva in Sardegna lascia 500 euro. Ad aprile 2014 la Commision Europea ha pubblicato le linee guida sugli aiuti di stato e l'unica possibilità è il cosiddetto Piem, cioè il ritorno economico, misurato con certezza ex ante. Ecco – osserva – partendo dallo studio Crenos abbiamo ricavato un parametro inattaccabile che consiste nell'incremento fiscale. Su 500 euro, infatti, 110 sono di Iva e per effetto della norma statutaria che ci assegna i 9/10 dell'imposta sul valore aggiunto, 99-100 euro rimangono in Sardegna come incremento fiscale". 

"La Regione non pilota aerei, non timona navi e tendenzialmente non guida treni, ma potrebbe farlo con la propria società in house, l'Arst", è la premessa dell'assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, alla trattativa con Trenitalia per il contratto di servizio da 44 milioni più Iva per la gestione delle ferrovie regionali in Sardegna e l'utilizzo, in comodato, dei nuovi otto treni veloci acquistati dall'amministrazione regionale. Si tratta di una partita ancora aperta e giocata a muso duro con l'assessore che parla di "contenzioso aperto" con Trenitalia, ma anche di altre possibilità offerte dalla normativa sulle liberalizzazioni.
La Regione è pronta a mettere in campo l'Arst-Gestione ferrovie, se dovesse essere necessario, e sta già interloquendo con altre società europee di trasporto ferroviario regionale, interessate alle strade ferrate dell'Isola dove non insistono i limiti oggettivi dei collegamenti interregionali e dove vige uno statuto speciale. "Non abbiamo intenzione di firmare un contratto servizio capestro – dice Deiana – e non vogliamo soggiacere alla naturale posizione di monopolio di Trenitalia. I costi proposti non tengono da conto il fatto che i nostri treni sono mezzi moderni, che hanno costi di manutenzione incredibilmente inferiori". La trattativa per ora è ferma agli 11,7 euro a chilometro, che è la stessa cifra dell'attuale contratto di servizio in scadenza ereditato dalla vecchia competenza statale. Attualmente in Sardegna sono già presenti due pendolini, mentre gli altri sei sono pronti per essere trasferiti dalla Spagna. Nell'Isola ci sono 430 km di strada ferrata e vengono percorsi all'anno 3,5 mln di km-treno.
Nel frattempo la Regione, sui binari a scartamento ridotto gestiti dall'Arst, sta progettando un investimento di 30 milioni di euro per collegare, con una bretella, l'attuale tratta Sassari-Alghero all'aeroporto di Fertilia, cioè una nuova linea di 3,8 km. Su questa tratta (Ss-Alghero) da agosto saranno in esercizio anche quattro nuovi treni con aria condizionata e wi-fi, più veloci della vecchia littorina e che effettueranno il percorso in 35 minuti rispetto agli attuali 50. 

Cappellacci. "Dopo aver disfatto la Continuità 2, relativa alle rotte minori, Pigliaru ha fatto volare solo aerei di carta", lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. "A ottobre 2014 – ricorda l'esponente azzurro – la Giunta ha chiesto e ottenuto l'abrogazione del decreto, che sulla base della delibera adottata nella scorsa Legislatura, apriva la via ai collegamenti con gli scali minori, e ha annunciato 'l'intendimento di elaborare un nuovo regime di oneri di servizio pubblico sulle rotte minori sarde'. A dicembre ha annunciato una manifestazione di interesse di cui si sono perse le tracce dopo la scadenza e di cui nessuno parla più".
"Lo stesso presidente della Regione nelle sue dichiarazioni programmatiche, pronunciate in Consiglio nell'aprile 2014 – aggiunge Cappellacci – disse 'per quanto riguarda la continuità aerea con gli scali minori (Ct2), ci riserviamo di aprire immediatamente un confronto con le realtà locali, gli aeroporti, gli operatori turistici, le compagnie aeree per verificare l'esigenza di modificare o integrare il sistema di Ct2 ipotizzato, rendendolo coerente con i nuovi scenari del traffico aereo ed in particolare del traffico low cost'. A oltre un anno da queste parole si sorvola sugli impegni presi e mai rispettati, non si porta avanti una linea politica coerente, ma si va avanti con un continuo gioco al rilancio per sviare l'attenzione. Poiché la continuità è una delle massime priorità per una regione insulare come la nostra non vorremmo che si continuasse a sparare annunci che si sovrappongono a quelli precedenti".