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Protesta questa mattina davanti all'assessorato regionale dell'Ambiente per dire "No alla possibile cancellazione del Corpo forestale". Un problema nazionale: nel mirino la riforma della pubblica amministrazione in fase di approvazione. In via Roma sono scesi in campo lavoratori e sindacati con bandiere e striscioni. Una manifestazione composta ma decisa: alla Regione si chiede di far sentire la sua voce anche a Roma.
È solo la prima puntata di una mobilitazione che prevede altre azioni di protesta. "Ritorneremo", hanno garantito i sindacati.
"La recente riforma della pubblica amministrazione ha confermato che nei territori delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome restano ferme tutte le funzioni di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria spettanti ai Corpi Forestali regionali e provinciali. Tale previsione consente di salvaguardare le specificità del Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale", lo ha affermato nuovamente oggi, dopo averlo già fatto presente lo scorso 4 agosto al Sindacato autonomo Forestale (Saf) che questa mattina ha manifestato davanti alla Regione, l'assessore degli Affari Generali Gianmario Demuro.
Sulla problematica delle progressioni professionali del personale del Corpo Forestale, anch'essa già discussa il 4 agosto, l'Assessore precisa che gli uffici hanno approfondito gli aspetti relativi alla necessaria copertura finanziaria.
"Il Governo regionale è fermamente intenzionato a tutelare e valorizzare il Corpo Forestale in quanto le competenze e le funzioni specialistiche sviluppate nel tempo rappresentano una risorsa irrinunciabile per la nostra regione – ha aggiunto l'assessore della Difesa dell'Ambiente, Donatella Spano -.
L'impegno dell'esecutivo sarà attuato anche attraverso un processo di revisione del Corpo, necessario per riorganizzare le funzioni esercitate, attualizzandone i compiti senza abdicare alle competenze attribuite dal nostro Statuto speciale ma, semmai, ampliandole". In particolare, proprio sulla riforma dell'attuale legge regionale 26/1985, l'assessore Spano ha precisato di aver già assunto l'impegno – comunicato alle organizzazioni sindacali con una lettera inviata a fine luglio – di presentare, entro settembre, una delibera di Giunta con la quale verrà formalizzata la costituzione di un gruppo di lavoro interassessoriale incaricato di predisporre un disegno di legge di riordino che terrà conto delle specificità del Corpo. "Il progetto di riforma – ha concluso Spano – sarà elaborato confrontandosi con le organizzazioni sindacali e tenendo ferme le prerogative attribuite alla Sardegna dallo Statuto speciale".