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La Sardegna ottiene la performance migliore fra le regioni del Mezzogiorno per i nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato. Nei primi sette mesi del 2015 i dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps registrano, per la Sardegna, rispetto al corrispondente periodo del 2014, un aumento di 6.429 nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato.
Passano cioè da 17.674 a 24.103, pari a una variazione del 36,4%. L'aumento è di poco superiore al dato nazionale (35,4%).
Se le assunzioni per i contratti a termine diminuiscono del 7,8%, passando da 50.530 assunzioni dei primi sette mesi del 2014 a 46.599 del corrispondente periodo 2015, aumentano nell'isola le assunzioni per apprendistato (1.407) con una variazione del 7,2%, in controtendenza rispetto al dato italiano, dove risulta in diminuzione del 7,8%. Nel complesso le assunzioni nel settore privato nei primi sette mesi del 2015 rispetto al corrispondente periodo 2014 crescono del 3,7% a fronte di una variazione su base nazionale del 9,2%.
"Si tratta di dati amministrativi, caratterizzati da ampie oscillazioni – afferma l'assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura – in ogni caso non possiamo che registrare con piacere alcuni segnali che ci rendono ottimisti, e sono del tutto in linea con le politiche attive del lavoro che questa Giunta sta promuovendo". 

"In Sardegna siamo in linea con quanto previsto dai decreti attuativi del Jobs Act finora emanati dal Governo in materia di presa in carico dei disoccupati e di politiche attive del lavoro, in attuazione dell'articolo 29 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, in base al quale ogni individuo ha il diritto di accedere a un servizio di collocamento gratuito. E, aggiungo, non solo gratuito, ma anche efficiente", lo ha detto l'assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, intervenendo a Cagliari, al convegno "Jobs Act: ultime novità normative", organizzato dall'Ordine dei consulenti del lavoro.
"Il sistema pubblico-privato dei servizi per l'impiego integrati prevede un ruolo importante per i consulenti del lavoro, per intercettare il fabbisogno occupazionale delle imprese – ha aggiunto Mura -. E i consulenti del lavoro stanno dando il loro contributo per l'applicazione delle Politiche attive messe in campo dalla Regione".