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La mobilitazione per salvare la Prefettura di Oristano, destinata dal progetto del Governo all'accorpamento con Nuoro, parte con un mezzo flop.
All'assemblea dei sindaci convocata questa mattina dal primo cittadino del capoluogo, Guido Tendas, si sono presentate appena una trentina di persone in rappresentanza solo di un terzo degli 88 Comuni interessati. Presenti invece tutti i consiglieri regionali del territorio e la deputata Caterina Pes (Pd), unico parlamentare oristanese.
Ad aprire il dibattito è stato Tendas, che ha ribadito la sua posizione. "Non mi interessa la figura del prefetto o quella del questore, mi interessa solo che non vengano cancellati i posti di lavoro e i servizi ai cittadini", ha chiarito il sindaco di Oristano. Sulla stessa linea la deputata Pes, che ha insistito sull'esigenza di mantenere i presidi dello Stato sul territorio.
Dal confronto è emersa la preoccupazione dei sindaci, espressa in particolare dal primo cittadino di Marrubiu, Andrea Santucciu, che alla cancellazione della Prefettura possa seguire a cascata anche la cancellazione dei servizi ai cittadini e degli uffici con i relativi posti di lavoro. Per molti i giochi sono già stati fatti. "Stiamo chiudendo la stalla quando i buoi sono già scappati", ha denunciato il sindaco di Villaurbana Antonello Garau.
I risultati dell'incontro saranno riassunti dal sindaco di Oristano in un documento che verrà presentato martedì 22 settemnre in occasione del sit in di protesta organizzato dalle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil davanti agli uffici della Prefettura e giovedì 24 a Ghilarza all'assemblea dell'Anci.